I sondaggi politici anche questa settimana confermano come il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo stiano attraversando un periodo particolare: tutto sembra andare a loro favore, l'attenzione mediatica nei loro confronti è altissima, nuovi leader per il futuro stanno emergendo (Battista, Taverna, Di Maio) e la nascita di un ennesimo governo di larghe intese non legittimato dal voto degli italiani dovrebbe favorire la loro posizione "radicale".

E invece, secondo quanto registrano i sondaggi politici, le cose non vanno così. A dare gli ultimi segnali di tutto questo è il sondaggio Emg andato in onda il 24 febbraio sul TgLa7, che mostra come il Movimento 5 Stelle sia stabile al 23,6%, esattamente la stessa percentuale di sette giorni prima.

Tutto questo mentre Forza Italia guadagna quasi un punto e arriva al 22% e anche il Partito Democratico cresce arrivando al 29,8%.

Com'è possibile che la situazione politica che si è venuta a creare non premi, secondo i sondaggi politici, il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo, che ha un gradimento (secondo un sondaggio Ixè) pari al 18%? La risposta potrebbe essere nel fatto che il Movimento 5 Stelle ha ormai raggiunto il suo apice. Quel 25% conquistato nelle elezioni politiche del 2013 - e che non è mai più stato eguagliato - rappresenta forse il massimo a cui il partito di Grillo & Casaleggio può aspirare. O meglio, per provare ad aumentare ulteriormente i consensi dovrebbe tentare una strada nuova, magari più morbida, ma il rischio sarebbe più che altro quello di far fuggire i militanti più appassionati.