Stanno girando voci secondo cui pare sia intenzione del governo di far pagare il canone RAI insieme alle bollette della luce sotto forma di accisa fissa. Secondo i burocrati del Ministero dell'Economia, moderni gabellieri sempre alla caccia di quattrini da sottrarre alle famiglie, questa trovata porterebbe ad un duplice vantaggio: eliminare gli evasori che non pagano il canone RAI e soprattutto, ciò che più conta, la vera furbata, sarebbe garantirsi il pagamento del canone anche qualora la RAI venisse privatizzata.

La somma che si recupererebbe, eliminando l'evasione, ammonterebbe a circa 300 milioni di euro e tale somma sarebbe ripartita come segue: 50% alla RAI (finchè pubblica) l'altro 50% al ministero dell'Economia e in futuro tutto al ministero!

Una operazione del genere così spudoratamente cinica, in momenti in cui da più parti si chiede l'annullamento della tassa RAI che non ha più motivo di esistere, non sarebbe certo vista con favore dagli italiani. Sarebbe un boomerang sull'immagine del nuovo governo Renzi. Non è che i vertici del Ministero dell'Economia, sotto sotto vogliano, con una simile proposta, spiazzare il governo Renzi che a loro non piace tanto, visto che questo governo parla sempre di riduzione dei costi dello Stato (quindi dei loro stipendi in particolare)? L'entourage di Renzi sembra abbastanza attento e vigile, deve esserlo dovendo giornalmente rintuzzare tutti gli attacchi che riceve da destra centro e sinistra in particolare, da non cadere nella trappola.

Tuttavia già far uscire queste voci è una azione di disturbo volutamente creata per nuocere all'immagine del governo.

Fonti governative hanno smentito la veridicità di un simile provvedimento dichiarando tale notizia destituita di ogni fondamento ma, come si dice, quando se ne parla qualcosa di vero c'è. Come vedete anche per noi, che non crediamo sia una idea del governo ma una sparata di qualcuno del ministero della Economia, qualche dubbio rimane!

Il canone RAI è un vero e proprio esproprio ai danni delle famiglie in quanto oggi la RAI non è più dispensatrice di un servizio unico ed importante, ma una delle tante emittenti televisive esistenti. La RAI i risparmi li deve cercare al suo interno rivedendo gli stipendi da nababbi dei suoi vertici, poi evitando di elargire denari a profusione per fare in TV quattro risotti o due spaghetti (Clerici) o per fare informazione politica a costi stratosferici (Vespa e soci). Una cosa deve essere chiara: gli italiani non vogliono più pagare il canone!