Si fa tanto parlare in questi giorni di Pensioni, prepensionamenti, esodati, quota 96 scuola, buonuscita, macchinisti ferrovieri, postelegrafonici e precari e chi più ne ha più ne metta. Ma come mai, sempre nel momento in cui gli italiani se ne vanno in ferie, si affrontano tali temi? Nel momento in cui si realizzano le vacanze agognate, sognate, pianificate e progettate per un anno intero. Sembra che la tempistica delle istituzioni lo faccia apposta. Sembra quasi una tempistica studiata a tavolino. Sembra che i governi non tengano conto che una persona dopo un anno di duro lavoro possa e voglia riposarsi, rilassarsi, non pensare a ciò che l'attende al rientro, avendo un futuro certo.

Ma non è così.

Ferie rilassanti, ma per chi?

Gli esodati, i quota 96 scuola, i ferrovieri, i postelegrafonici, i precari forse andranno in ferie ma con orecchie rivolte sempre alle news sulla loro condizione che giungono dai palazzi della politica e delle istituzioni, con occhi chini sulle pagine di giornali alla ricerca della notizia. Ma non di una notizia, alla ricerca della notizia . La notizia che può cambiar loro la vita di esodati, di precari, della loro condizione di gente intrappolata, ingabbiata senza averlo voluto né cercato. A causa di una legge, quella sì studiata veramente a tavolino, nel dicembre 2011.

Ma per colpa di chi?

La legge del governo Monti sulle pensioni, a firma della professoressa Elsa Fornero, allora Ministro del lavoro.

Governo chiamato a sanare il bilancio dello Stato al collasso, almeno questo ci hanno sempre detto e fatto capire. Ora bisogna rimediare e anche in fretta. Maledetta fretta!

...e sempre di fretta!

La fretta, dice un vecchio proverbio, fa fare i figli ciechi. E allora quando ci si propone di fare qualcosa la si deve fare con calma e non frettolosamente, altrimenti le cose riescono male.

Fornero insegna! Tutti si augurano che il governo retto dal "capitano coraggioso" non faccia allora i figli ciechi, pur di andare al mare a rilassarsi. Gli esodati, i precari ma i quota 96 scuola in particolare, leggeranno i giornali, sperando di leggere la notizia.