Da tifoso napoletano non posso che essere deluso per questa uscita di scena del Napoli dalle platee della Champions League. Tuttavia bisogna guardare in faccia alla realtà con obiettività e constatare quanto è accaduto ieri sera in terra spagnola al San Mamés Barria, uno stadio UEFA a 5 stelle. Già nella partita di andata, al San Paolo, il Napoli aveva sofferto non poco il gioco dell'Athletic emergendo solo nel finale e riuscendo a rimediare allo svantaggio con Higuain autore di una magia tirata fuori a sorpresa dal cilindro.
Nella prima frazione della gara di ritorno l'Athletic si è rivelato subito pericolosissimo fallendo due nitide palle gol praticamente a porta vuota. Il Napoli ha tentato di reagire procurandosi potenziali buone occasioni ma il ritmo imposto dell'avversario era decisamente superiore. Ciò nonostante i partenopei hanno avuto comunque la possibilità di cambiare le sorti del destino passando inaspettatamente in vantaggio con uno dei suoi campioni, Marek Hamsik, autore di un sinistro velenoso insaccatosi dopo aver battuto sul palo.
A quel punto però è mancata la capacità di gestire il risultato e gli spagnoli, che mai hanno abbassato il ritmo, hanno usufruito di errori madornali della difesa azzurra. Il gol del pareggio è venuto fuori da un calcio d'angolo: l'attaccante è stato lasciato libero di battere comodamente Rafael. Ma il gol del 2 a 1, quello del sorpasso, è stato un vero e proprio orrore: incomprensioni tra Albiol, apparentemente in netto vantaggio sull'attaccante avversario, e il portiere Rafael che, uscendo a vuoto, ha permesso la beffarda marcatura. Altra offensiva spagnola poco dopo (stavolta viziata da fuorigioco) e difesa partenopea in bambola per il 3 a 1 finale che chiude definitivamente la gara.
Molti sono i dubbi che assillano i tifosi del Napoli, ed è giusto che sia così. È ben noto che in Europa le partite sono molto difficili e, nella fattispecie, l'Athletic è formazione assai ostica votata all'offensiva, specie in in casa. Il Napoli ha giocato male in tutti i reparti, difesa e centrocampo in primis: troppi passaggi sbagliati in fase di appoggio e di ripartenza, strafalcioni difensivi macroscopici che in scenari simili non sono ammissibili. La maggior parte dei suoi uomini sono apparsi fuori condizione: lo stesso Hamsik, autore del gol dell'illusione, è stato poi sostituito per stanchezza.
Il portiere ha compiuto alcuni buoni interventi macchiando però la prestazione con le incertezze di cui sopra. Anche giocatori validi come Mertens e Callejon non hanno risposto alle attese giocando sotto tono. Il centrocampo è mancato di qualità. Higuain è stato, a mio avviso, uno dei pochi a salvarsi nella disfatta: ha cercato di fare il possibile, di far salire la squadra, senza però ricevere adeguato appoggio (al suo attivo un paio di conclusioni e molti cambi di gioco e passaggi interessanti che i compagni non hanno sfruttato al meglio). Nel disastro difensivo non hanno giocato male Koulibaly e Ghoulam (poi sostituito da Britos insicuro nel gol del pareggio spagnolo). L'ingresso di Insigne, a poco tempo dalla fine, non ha inciso più di tanto sul match. Incassata la delusione al Napoli restano il campionato come primo obiettivo e l'Europa League (competizione non facile) oltre alla Coppa Italia da difendere in quanto detentore del trofeo. A questo punto ci si augura che la società investa nell'acquisto di calciatori perché è evidente che almeno tre innesti di qualità sono necessari alla squadra per battersi adeguatamente sui vari fronti. Per quanto riguarda invece gli spagnoli c'è da osservare che il rapido attaccante Aritz Aduriz, autore di una doppietta, si sta mettendo in luce ed è ormai sotto la lente d'osservazione dei grandi club. Concludo con una curiosità: tifosi e società di Bilbao hanno scelto e preferiscono il nome "Athletic" (senza la o) e non "Atletico" come era stato imposto dal dittatore Franco.