Eccoci tornati, dopo l'ultima settimana europea per club del 2014. Buone e cattive notizie, arrivano dai verdetti che vedono impegnate, tra Champions ed Europa League, ben 6 squadre italiane. Adesso, viene automatico pensare, e confrontare, il livello attuale del nostro calcio con quello delle maggiori potenze europee. Si, è vero, non siamo più quelli di una volta, quelli del maggio 2003 all'Old Trafford, quando con Juve e Milan in finale, l'Europa gridava il nostro nome, quelli di maggio 2010, quando Milito si prende gioco di Demichelis e firma il 2-0 che vale il trionfo, quelli del Parma che alza la Coppa Uefa con Cannavaro, ma soprattutto, quelli di luglio 2006, quando lo stesso Cannavaro ha alzato la cielo la coppa più importante.

Eravamo sul tetto del mondo, il cielo era azzurro sopra Berlino, ma dopo l'oblio. Questione di soldi, unicamente di questo. Lo dicono i numeri, dal 2008 l'unica squadra che vince un trofeo Internazionale è l'Inter, che da li a poco avrebbe perso tutto ciò che di buono era stato fatto, poi la crisi, lo spread, la paura, l'inflazione, insomma, tanti termini più che ricorrenti che vogliono dire solo una cosa: sfiducia nell'investimento. I presidenti storici, quelli che hanno dato tutto per la causa, Berlusconi, Moratti, per intenderci, non mettono più denaro in ballo, lasciano che i direttori sportivi e gli uomini mercato delle società se la cavino con poco, troppo poco a quanto pare. Succede che il ranking preoccupa, succede che la Germania ci supera, in tutto, purtroppo, e cosi perdiamo un posto in Champions League, e il Portogallo ci sta alle calcagna.

Un disastro, penserete, però con un pò di riflessione si arriva a delle conclusioni interessanti.

Poche sono le squadre "ingiocabili", che in un modo o nell'altro hanno un fatturato impareggiabile, ma per il resto? Cos'è che fa la differenza? I soldi? E' tutta una questione di soldi? Io penso di sì, la storia ci dice che sul campo noi abbiamo sempre lavorato meglio; anche i grandi calciatori stranieri affermano che nei nostri campi d'allenamento si lavora duro, perchè la cultura calcistica, da noi, si respira ovunque, e ci mettiamo amore in quello che facciamo e finchè abbiamo avuto la disponibilità, economica soprattutto, i nostri club facevano invidia a chiunque.

Un fatto sono i soldi, un fatto è il cuore, lo sport, il gioco, insomma il calcio. Ciò spiegherebbe perchè nonostante non possiamo competere con Real Madrid, Bayern Monaco, Barcelona e alcune altre, siamo l'unica nazione ad avere 5 squadre in Europa League, e per la legge dei grandi numeri...