Pochi giorni fa un veterinario di Lorenteggio (Mi), il dott. Alessio Giordana, ha affisso un colorito cartello nel proprio studio per rammentare ai propri clienti che gli animali si possono sopprimere a suo insindacabile giudizio solo a causa di malattie incurabili e terminali. La relativa foto del cartello ha fatto il giro del web. Intervistato, il dottore ammette di essere esasperato dalle numerose e continue richieste di eutanasia per animali che per qualche motivo (i più svariati) sono diventati fastidiosi in famiglia. Siamo quindi alle solite.
Nonostante corrano tempi di apparente fanatismo per gli animali domestici, per il benessere dei quali si parla ovunque, sui tg, sul web, sui social, sui blogs, questi episodi mostrano quanto ancora siamo lontani dal considerarli esseri viventi e non cose. L'amore è confuso col possesso.
Cani, gatti, tartarughe, conigli o criceti vengono ancora frequentemente abbandonati, dimenticati od uccisi. Chi prende un animale spesso lo vuole della tale razza, del tale colore, ben oltre il buonsenso di necessità pratiche, ma per soddisfare vanità ed ostentazione, contravvenendo spesso alle reali esigenze dell'animale scelto. Per risparmiare acquistandolo, perché c'è anche la crisi, spesso alimenta traffici illegali.
Gli stessi messaggi degli innumerevoli animalisti possono fuorviare le idee di chi, inesperto, vorrebbe prendere un animale domestico, sorvolando un po' troppo sulle incombenze, sui fastidi, sui rischi e sui costi e sugli odori che inevitabilmente avere un animale comporta. Ed è invece su questi aspetti problematici che si manifesta una reale testimonianza d'amore per loro.
Fra poco sarà Natale, un'occasione classica per cadere nell'errore di prendere un animale senza riflettere. Per i bambini, si dice, ma è un cagnolino piccolo, che fastidio darà? Pensateci bene, quel cucciolo potrebbe ammalarsi, sporcherà casa certamente, per mesi rosicchierà mobili mentre cambia i denti, abbaierà, sbaverà ed avrà bisogno di essere lavato.
Non vorrà stare da solo, avrà paura dei petardi, sarà un condizionamento in vacanza. Un modo migliore di avvicinare i bambini ad un cane è quello piuttosto di frequentare i canili dove la domenica i volontari li possono condurre a spasso, per esempio.
Gli animali sono indifesi e totalmente fiduciosi nel nostro arbitrio, hanno bisogno di cure e buon senso, prenderne uno è come prestare un giuramento responsabile. E' un impegno d'onore. Se non ve la sentite, non lo fate, così sarete tra chi manifesta vero amore per loro, mentre per loro evitare un amico incerto sarà il miglior regalo di Natale.