Tito Boeri è un'economista bocconiano; apparentemente di scuola Keinesiana, ma sostanzialmente di cultura liberista, in quanto è stato consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Commissione Europea. Una delle sue ultime "esternazioni" riguarda il cosiddetto ricalcolo con il metodo contributivo delle Pensioni già percepite, quindi, a maggior ragione, anche di quelle dei prossimi pensionati, liquidate nel corso degli ultimi decenni con il calcolo retributivo liquidate nel corso degli ultimi decenni con il calcolo retributivo.

Con il calcolo contributivo puro, infatti, utilizzato per tutto l'arco contributivo, non si registrerebbero delle decurtazioni ma, in alcuni casi, addirittura degli aumenti rispetto al calcolo retributivo, (non per le pensioni di elevato importo). In pratica si riavrebbe quanto versato dal primo giorno di contribuzione e non sarebbe uno scandalo.

Il neo Presidente propone di applicare una tassazione supplementare progressiva con aliquota base del 20% sulla parte eccedente il calcolo contributivo, partendo da 2000 € (lordi?) di pensione, poi il 30% se la pensione supera i 3000.

L'idea potrebbe anche essere buona, se limitata alle pensioni d'oro, ma l'esperienza ci insegna che in genere il nostro Stato, pur di far "cassa", coinvolgerà la gran massa di interessati che avranno un assegno pensionistico che va dai 1.500 euro netti in su, (cioè una platea di milioni di persone); ma le sorprese non finiscono qui: infatti, nella miglior tradizione legislativa di questi ultimi anni, tali cambiamenti avranno sicuramente effetti retro-attivi, peraltro incostituzionali, consentendo così un maggior introito/risparmio per l'Inps!

Esiste già una proposta di legge per "calmierare" questo gap?

Per la verità, negli ultimi mesi sono state presentate varie proposte di legge da parte delle opposizioni di governo, tutte bocciate, che rispondevano a criteri di grande equità e ragionevolezza, (controllare gli atti del parlamento), e non si riesce a capire la logica che nega la risoluzione di un problema così "scottante" che riguarda milioni di "onesti Italiani" che hanno ormai "metabolizzato" le abnormi disparità di questo obsoleto sistema pensionistico che continua a privilegiare flotte di "Caste" senza i "reali meriti acquisiti"!

Si continuano ad invitare i lettori ad esprimere le proprie considerazioni in merito al presente articolo.