Milano a ferro e fuoco senza sorprese. Sostengo le ragioni del cosiddetti Noexpo. I motivi sono tanti e non c'entrano nulla con il disfattismo e la speranza del fallimento di un evento mondiale. Il punto è molto semplice: da anni le nostre istituzioni non sono in grado di organizzare nemmeno una fiera di paese figuriamoci Expo 2015. In generale siamo un sistema-paese inaffidabile. Prima di cimentarsi nell'organizzare eventi di questa portata, è fondamentale che l'Italia divenga realmente europea, in tutti i sensi. Del resto le premesse ci sono state tutte.

Non parlo esclusivamente delle tangenti elargite a mani basse. Parlo dei cantieri infiniti, ancora da terminare, parlo di una Milano- con ambizioni da metropoli europea- bloccata per qualche millimetro di pioggia, parlo dell'azienda trasporti che - per potenziare le linee verso Expo- taglia quelle verso il Policlinico e verso il Tribunale. Altro teatro di una tragica prova di efficienza. Il 1 Maggio c'era un civile corteo di persone a rappresentare queste ragioni. Se non fossero state oscurate dalle gesta dei black block. I cappucci neri, se non ci fossero il governo dovrebbe inventarli. Grazie alla loro scelleratezza ed idiozia, sono state messe a tacere le voci di dissenso verso Expo 2015, nella giornata più importante.

Li definiscono anarchico-insurrezionali. Sono francesi, tedeschi, inglesi ed italiani. Ce l'hanno con la banche ma spaccano anche le vetrine delle lavanderie. Combattono la polizia fascista ma bruciano le auto dei cittadini. Mettete insieme anche l'intervista del TGcom 24, ad uno di questi personaggi: sostanzialmente dimostra di avere tutto tranne un cervello.

Ora per molti giorni si commenterà in modo aspro tuttto il fronte noexpo, mettendo insieme come al solito bambino e panni sporchi. I conti non tornano, perchè dovrebbero spiegare come è stato possibile che gli antagonisti passeggiassero con mazze e catene per Milano. Perchè un prevedibilissimo attacco di questo genere, è potuto accadere.

Eppure quando ci sono da manganellare gli operai, le forze dell'ordine non hanno gli stessi scrupoli.

"Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. (…)Dopo di che, forti del consenso popolare ....le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano". Vi lascio con questa perla di Francesco Cossiga, giusto per meditare.