Renzi 2 annuncia un prossimo ritorno del Renzi 1, come si legge sul sito dell'ansa. Sono queste le parole usate dal premier con la stampa commentando i risultati dei ballottaggi, per niente esaltanti per il Pd. Parlando di sé stesso in terza persona, Renzi parla di un cambiamento del partito per riportarlo a vincere contro la destra. Cosa intende però di preciso il premier con Renzi 1 e Renzi 2?

Matteo Renzi: la serie

Potrebbe essere questo il titolo per le dichiarazioni di Renzi. Al segretario premier in effetti è stata più volte rinfacciata la linea dura che teneva quando era ancora sindaco di Firenze.

Probabilmente è proprio quel tipo di pensiero che il primo ministro cataloga come "Renzi 1": dritti al traguardo asfaltando gli oppositori di turno. Un po' più arcano è ciò che si intende con "Renzi 2", al quale il premier, in una sorta di attacco di schizofrenia, imputa lo scarso successo del Pd ai ballottaggi. Analizzando le cronache politiche degli ultimi mesi non si nota un particolare ammorbidimento della linea del premier, a parte forse nella discussione della riforma della scuola. Comunque, il senso delle parole del premier dovrebbe proprio essere quello di un avvertimento per le minoranze: da adesso in poi basta discussioni, si fa come dico io e basta. Ma la domanda sorge spontanea. Renzi ha i numeri per adottare questo tipo di impostazione?

In Senato pare proprio di no, almeno per il momento, ed ormai ci siamo abituati a come la minoranza Pd, tanto decisa e perentoria a parole, tenda ad essere arrendevole quando invece si tratta di votare. Però potrebbe anche essere che l'obiettivo di Renzi siano le elezioni, in modo da avere un parlamento al cui interno siedano solo renziani, e non bersaniani scomodi e noiosi.

Renzi ha sempre sostenuto di voler portare l'esecutivo al traguardo del 2018, ma le cose in politica cambiano velocemente. Certo, andare a votare adesso, finché ancora l'Italicum non è in vigore e il Senato non è stato riformato, sarebbe una mossa molto strana e imprevista. Ma anche andare a votare con l'Italicum sarebbe una mossa rischiosa, per fare delle previsioni bisognerebbe fare i conti con una serie di varianti infinita, una su tutte Berlusconi, che è stato dato per finito talmente tante volte che ormai nessuno ci crede più.

Per non parlare dei 5 stelle. E se il centrodestra poi si riunisse sotto la guida di Salvini? Forse però tutte queste considerazioni si addicono a Renzi 2, ma non preoccupano Renzi 1.

Addio alle primarie

Renzi dichiara ai giornalisti anche che, se fosse per lui, l'era delle primarie finirebbe subito. Secondo lui infatti il problema delle recenti elezioni sarebbe stato anche nella scelta dei candidati. Quindi è logico dedurre che questo redivivo Renzi 1 ritiene che se li avesse scelti lui i candidati, le elezioni sarebbero andate diversamente. Delirio di onnipotenza o lungimiranza politica, questo decidetelo voi. Il dubbio che però Renzi tema che qualcuno, seguendo le sue orme, possa scalare il partito con le primarie, esattamente come ha fatto lui, e fargli le scarpe in un momento in cui lui è più debole del solito, rimane un dubbio lecito.

Renzi comunque, parlando delle comunali del prossimo anno, non perde occasione per lanciare un monito a Marino: "se torna Renzi 1, fossi in Marino non starei tranquillo" (ansa.it). Credo proprio che al più presto ci saranno delle sorprese.