Con un'altra prestazione sontuosa Lionel Messi ha trascinato il Barcellona al quarto trofeo dell'anno solare. Due punizioni magiche che hanno rievocato alla mente le prodezze di un altro genio argentino: Maradona, ritenuto ancora oggi da molti il più grande giocatore esistito. Da qualche anno a questa parte però, con l'avvento della pulga,questo credo ha iniziato avacillareed i sostenitori del partito Messi sono andati sempre aumentando, tanto da mettere in discussione la supremazia del pibe de oro.
Tante somiglianze
A stuzzicare la fantasia degli amanti del calcio sono le incredibili somiglianze: hanno altezza simile, stessa predilezione per il piede sinistro, stessa incredibile facilità nel saltare l'uomo e stessa nazionalità.
In più Messi ha ricalcato in maniera pressoché identica due dei gol più incredibili di Maradona: una discesa clamorosa palla al piede partendo dalla propria trequarti ed una rete di mano come la leggendariamano de diosdel mondale del 1986.
Confronto di numeri e personalità
Se considerassimo i numeri e la costanza mostrati in carriera, difficilmente potremmo permetterci un confronto equo: Messi ha già segnato di più e vinto una quantità di trofei nettamente maggiore. Ha uno stile di vita più regolare del fumantino Maradona ed è dominante sul palcoscenico europeo.C'è un altro capitolo, però, da aprire: Diego, infatti, ha vissuto il suo apice alNapoli, una squadra che prima di lui non aveva una grande storia nazionale ed internazionale, ma che con il suo avvento ha saputo imporsi in Italia e fuori con la vittoria di scudetti e della coppa uefa.
Vincere quando giochi nel Barcellona odierno è sicuramente più semplice che farlo nel Napoli di allora, che pure contava su dei buoni giocatori, ma era evidentemente il pibe de oro a trascinare i compagni con la sua leadership tecnica e carismatica. E proprio questo è quantosi rimprovera a Messi, quello di non essersi testato al di fuori del mondo confortevole a tinte blaugrana e di non avere una personalità forte.
Il tutto si fa più evidente se il paragone si sposta sulla seleccion argentina: Messi ha segnato di più, ma non ha mai vinto niente con la nazionale maggiore, nascondendosi, a detta dell'opinione pubblica, nei momenti in cui avrebbe dovuto caricarsi la squadra sulle spalle. Ciò che, al contrario, non accadeva a Maradona,il qualeha condotto l'albiceleste altrionfo mondiale.
Il cheha contribuito a creare il mito di DIego, insieme alle sue vicende extra sportive, e lo rende per molti, ancora inarrivabile. Tuttavia c'è da dire che il calcio è pur sempre un gioco di squadra e la differenza tra il successo e l'insuccesso è una questione, spesso, di dettagli. Per tale motivo è più difficileriuscire a confermarsi ad altissimi livelli nell'arco di più stagioni, con tante partite logoranti ed essere ad un livello sempre alto, irraggiungibile, come accade a Messi, in grado di tirare fuori dal cilindro gol, assist e giocate con una frequenza impressionante. E proprio questa costanza è una differenza decisiva rispetto a Maradona. Il dilemma continuerà a vivere, chi preferirà Diego, chi si rivolgerà verso la Pulce, sta di fatto che siamo al cospetto di due leggende che hanno provocato e provocano stupore ed emozioni a non finire innoi comuni mortali, che possiamo ammirarli e che amiamo lanciarci in confrontispesso improbabili, soprattutto quando si parla di epoche diverse come quelle vissute dai due termini di paragone.