"Rifugiati in massa. Un Dramma o un Programma?", è questa la domanda che si pone Jesus Calabuig. E noi, riprendendo quanto dice lo spagnolo prima sul suo profilo Facebook e poi sul "El Manifiesto", diamo voce a quanto afferma sul fenomeno dei migranti. Non è facile determinare le cause che stanno alla base del dramma migratorio che l'Europa sta vivendo, in una società che accetta piegata, incapace di munirsi di pensiero proprio e opinione critica, l'indottrinamento mediatico divulgato dai mass media e fornito dalle oligarchie europee. Negli ultimi giorni gli stessi media occidentali stanno "sponsorizzando" una campagna che ha il fine di promuovere l'immigrazione.

Un po' come accadde qualche anno fa con i movimenti di protesta denominati "Primavere Arabe", le quali avrebbero dovuto instaurare la democrazia nel Medio Oriente e che invece sono state fonte di conflitti, distruzione, morte ed esilio. "Assistiamo ad una tragedia umanitaria che è diretta conseguenza di alcune guerre orchestrate dal preteso governo di dominio mondiale (l'asse Stati Uniti-Israele) con la complicità degli alleati della Unione Europea e delle marionette di turno", dice Jesus. Coloro i quali prima sostenevano deliberatamente le Primavere Arabe si sono rivelati nient'altro che "complici, senza saperlo, di un preciso piano, disegnato da Washington, per favorire una determinata strategia internazionale basata sul controllo delle risorse e sulla destabilizzazione dei paesi del Medio Oriente a beneficio di Israele di fronte ai Paesi arabi".

Una cosa accomuna tutte le Nazioni destrutturate dai soggetti sopra citati: l'immensa disponibilità di petrolio e l'esclusione degli USA dai propri affari commerciali, che nella maggior parte dei casi venivano concordati con Russia e Cina, due Paesi diretti correnti degli americani. Quelle stesse Nazioni si erano consolidate come Stati laici e sovrani, aventi un'economia proiettata al futuro e con un atteggiamento ostile nei confronti di Israele.

Ragioni scatenanti il falso pretesto di nomignoli e titoli vari che culminavano nel dire che erano in vigore politiche tiranniche, le quali dovevano essere abbattute per far posto alla democrazia. Peccato che non si affermava altrettanto per Paesi quali Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi, non a caso tre bandiere (specie le prime due) favorevoli e in accordi con gli statunitensi.

Discorso analogo per il Marocco, la cui famiglia reale, da sola, raccoglie i tre quarti del PIL dello Stato.

Gli USA finanzierebbero l'Isis?

Meritevole di considerazione e giusta osservazione il dato di fatto, fra dichiarazioni e circostanze acclarate, che vede il finanziamento economico e il rifornimento militare da parte degli USA all'Isis. USA che, non contenti, in soldoni pagano anche le mafie locali che favoriscono le partenze di immigrati e rifugiati verso l'Europa. A dirlo è stato un funzionario dei servizi segreti austriaci. In conclusione, Jesus Calabuig dà spazio ai pensieri dell'analista Thierry Meyssann e del giornalista Nicolas Bonnal. Il primo, nell'esame della suddetta informazione filtrata dall'Austria, sostiene che la confusione aleggiante in Europa causata dell'ondata migratoria, non è una casualità, ma il vero obiettivo; il secondo dice che i fautori del marasma generale attuale, dopo aver destabilizzato parte dell'Africa e del Medio Oriente, adesso vogliono anche "soffocare" l'Ue.