La Juventus pare non sappia più vincere tra le mura amiche, lo Stadium fino a qualche mese fa era un vero e proprio fortino inespugnabile, adesso pare essere divenuto terra di conquista.Ma cosa è cambiato in soli quattro mesi?

Inanzitutto gli interpreti, troppe le cessioni eccellenti che hanno fatto calare il livello di esperienza della squadra in maniera netta e troppo evidente, di conseguenza sta venendo a mancare anche la concentrazione, sopratutto nei primi e negli ultimi minuti delle gare.

Questo alla Juventus non è tollerabile, i tifosi non vogliono attendere perché vincere è nel dna della società.

I troppi inserimenti di giovani, in nome del cambiamento ma sopratutto del bilancio aziendale, hanno reso la corazzata di Allegri una buona squadra, ottima in prospettiva, ma ora ricca di difficoltà che si palesano ogni qualvolta si commette il minimo errore.

Anche i troppi infortuni sono un brutto segnale, figli anch'essi di un bilancio che ha sacrificato sul proprio altare la fase fondamentale della stagione dedicata alla preparazione, messa in secondo piano per andare a giocare in giro per il mondo amichevoli prestigiose, ma sopratutto fruttuose per le casse bianconere.Probabilmente la Juventus ha già vinto, economicamente, il suo scudetto ma ai tifosi poco importa questo risvolto freddo e ragionieristico, loro vogliono vedere immediatamente una squadra forte e vincente senza se e senza ma.

Allegri pare sia il capro espiatorio di una scelta societaria che ha virato unicamente sulla salute della cassaforte, ma perdere elementi di esperienza ed essere vittima di infortuni non è colpa del mister livornese.Se i calciatori tirano 50 volte verso la porta avversaria e segnano un solo gol è perché sono privi della giusta concentrazione, cattiveria e fame, elementi che non possono e non devono mai venir meno in una squadra che vuole vincere, altrimenti rischi di pareggiare con il Frosinone.

In questo momento Allegri dovrebbe prendere in mano la situazione con grande decisione, facendo giocare la squadra con la "mentalità" del primo non prenderle, blindando la difesa senza prescindere dai giocatori con maggiore esperienza, in grado di saper gestire le varie fasi di una partita; parliamo quindi di Buffon, Evra, Bonucci, Chiellini o Barzagli, Marchisio e Khedira (quando saranno a disposizione), Hernanes e Morata o Mandzukic.

La stagione è lunga, ma il terreno perso è certamente già troppo e duro da recuperare, bisogna necessariamente invertire subito la rotta, senza paura di essere impopolari e con la convinzione che i risultati porteranno la quiete dopo la tempesta.