Un grande cubo di cristallo, simile a quello che sorge sulla quinta strada a Manhattan, sarà l'entrata principale del nuovo negozio della Apple tra il Duomo e Piazza San Babila. Prenderà il posto dell'Apollo a Milano, un altro nome che si aggiunge alla lista dei Cinema ormai chiusi; l'Astra, il Pasquirolo, il Mediolanum e l'Ariston lo hanno preceduto già da tempo; l'Odeon seguirà a breve a favore di nuovi spazi commerciali, a quanto pare ceduti alla Rinascente. Lo storico Cinema, in via Santa Radegonda, entro il 2017 dovrebbe chiudere per un lungo periodo in vista della ristrutturazione che ne ridimensionerà gli spazi.
Il Corsodedicato allo shopping
Prima ancora c'erano il Vox, L'Istria, lo Zara e l'Albanella, cinema di periferia cari agli ex ragazzi degli anni 70, dove hanno passato molte delle loro serate su scomode poltroncine di legno, immersi nel fumo delle sigarette e nelle discussioni accese, quando credevano ancora di poter cambiare il mondo. E non si è salvato nemmeno, tra corso Como e corso Garibaldi, il teatro Smeraldo. Milano è in trasformazione, uniformandosi alle più grandi città del mondo, ma perché deve esserne cancellata la storia? In quelle sale giovani cinefili hanno conosciuto capolavori rimasti nella storia del cinema: perché impedire loro di ricordare quei momenti, magari passandoci davanti con un figlio, o un nipotino, esclamando con una punta di emozione: "Qui ho visto per la prima volta "Il Padrino"?
Un modo diverso di andare al cinema
Èstato sostituito dai dvd, dalla televisione, da internet, dai centri commerciali. Le sale di periferia sono diventate banche, supermercati, concessionari d'auto. Modernissimi multisala eleganti e confortevoli, con aria condizionata, poltroncine anatomiche, posti numerati, sonoro iperbolico e divieto di fumo hanno preso il loro posto: ora tutto è più elegante, più bello e pulito, in linea con altre grandi e modernissime città, un cambiamento che lascia però una scia di delusione e malinconia dietro di sé.
La chiusura del cinema Apollo per molti milanesi è una grave perdita. A breve nessuno più camminerà per le vie del centro commentando il film appena visto; forse lo farà ancora in un moderno multisala, ma sarà la stessa cosa?