Ho raccontato diverse volte nella cronaca di Milano la diatriba tra cittadini milanesi, in particolare quelli di zona 8, e la Giunta Municipale di Milano per l'approvazione dell'ampliamento del Giardino dei Giusti che dal 2003 è allocato al Monte Stella, ora siamo giunti alla fine della storia, almeno per quanto riguarda la Giunta cheha dato l'assenso all'ampliamento nonostante il parere contrario del Consiglio di Circoscrizione 8.

Cosa nasconde questo ampliamento

La verità è che dietro la parola "ampliamento" viene fatto passare un progetto della Associazione Gariwo (Arch.Valabrega) che comprende l'edificazione di muri di oltre 2 metri funzionali alla creazione di "stanze" a tema sul gradone del Monte Stella che ospita gli alberi dedicati ai Giusti.

e anche un auditorium di quasi 300 posti.

Ricordo che il Monte Stella è un parco urbano a cui tutti i milanesi sono affezionati perchè è sorto dall'accumulo delle macerie delle loro case subito dopo la seconda guerra mondiale, grazie all'intuizione di Piero Bottoni, l'architetto che progettò il QT8, un quartiere modello nato proprio alle falde del parco che ne è diventato il fulcro, un luogo che necessita di una severa tutela ambientale.

I veri motivi dell'opposizione dei cittadini

I motivi che spingono i cittadini a contrastare con determinazione l'ampliamento del Giardino dei Giustinon sono ideologici o addirittura anitisemitici, come qualcuno ha paventato, sono da ricercare nell'origine stessa della Montagnettaritenuta da tutti i milanesi un prezioso bene comunee ilsimbolo della rinascita di Milano; per il Monte Stella i milanesi chiedono rispetto, come chiedono rispetto per il lavoro dell'Arch.

Bottoni.

Un concetto semplice da comprendere per chi ama Milanoe ha il rispetto della cosa pubblica, ma a quanto pare il Sindaco Pisapia non è della stessa opinione visto che ha dato il via alla costruzione di muri e auditorium cedendo l'areapubblicarelativa a Gariwo, una associazione privata, togliendo la parziale fruibilità del parco ai cittadini.

Non si comprende nemmeno la testardaggine di Gariwo che, nonostante gli appelli di oltre 30 architetti, urbanisti e intellettuali milanesi a tutela del parco, sostiene accanitamente il progetto di cementificazione, quando sappiamo tutti che in molte città del pianeta, il Giardino dei Giusti è fatto solo di alberi. Evidentemente lo slogan di Gariwo "per ogni Giusto un albero" non vale per la nostra città.