D’accordo, gli ultrà rossisti rimarranno della loro opinione, invece coloro che odiano il Dottore rimarranno sempre convinti del fatto che Rossi è stato scorretto e andava punito più severamente. Quello che forse è più importante da rimarcare è osservare come ieri in uno sport, seppur motociclistico, è venuto a mancare ciò che dovrebbe essere alla base: un comportamento sportivo. Quello che ieri è apparso chiaro e personalmente mi ha colpito molto, è stato vedere un pilota correre contro un altro non per far valere una propria aspirazione personale a primeggiare ma per cercare di ostacolarlo, di fargli prendere meno punti possibile, di mettergli in tutti i modi i bastoni tra le ruote.
Questo non è sportivo e nemmeno gradevole da vedere, figuriamoci da digerire nel caso in cui si è parte in causa.
Valentino attaccato da tutto il circus
E quindi bravo Valentino che in conferenza stampa aveva tirato fuori una tesi tutt’altro che facile da dimostrare e che per questo era stato bistrattato e attaccato da tutto il circus. Invece a quanto pare non aveva poi tutti i torti a pensare che Marquez avesse intenzione di sposare la causa di Lorenzo piuttosto che la sua. Certo, si dirà, dopo quelle dichiarazioni se l’è andata a cercare il buon Rossi, ma se vedete uno che prova a rubarvi a casa non è che rimanete zitti e non lo denunciate perché sperate che la prossima volta non riprovi a rubarvi o sbaglio?
Infatti, ieri il Campioncino, se cosi lo possiamo chiamare, di Cervera ha impostato una gara con l’intento esclusivo di battere Valentino di mettere le sue ruote davanti a quelle dell’Italiano. Per carità lecito, se non fosse stato che si era iniziato a correre da appena tre giri e Marquez si intraversava, si dimenava, si attaccava allo sterzo, faceva di tutto per passare Valentino con manovre al limite del regolamento andando anche a toccarlo in più di un’occasione.
D’accordo si dirà che Il Dottore non avrebbe dovuto avere quella reazione ma sfido voi a rimanere concentrati e buoni con un pazzo che senza un apparente motivo e non in lotta per il titolo ti sfreccia accanto e rischia di buttarti giù ad ogni staccata.
Non vi è stato alcun calcio
In più, anche la tesi cavalcata da molti, tra cui Lorenzo, per il quale Rossi avrebbe dato un calcio a Marquez si è dimostrata una completa assurdità in quanto le immagini mostrano bene come sia lo stesso pilota spagnolo che cerca il contatto e urta l’Italiano con il casco sulla gamba per poi cadere.
Non vi è stato nessun calcio, ma anche ci fosse stato non sarebbe mai stato in grado di far cadere una moto di quel peso (circa 150 Kg) con sopra un pilota. Invece, i nemici di Valentino hanno da subito provato a cavalcare questa situazione per chiedere una pena maggiore e più aspra. Strana, molto strana, questa alleanza tutta spagnola tra Marquez e Lorenzo, spesso noi Italiani veniamo additati come complottisti e manipolatori ma poi ci accorgiamo che tutto il mondo è paese.
Adesso per il dottore non rimane che l’ultima spiaggia a Valencia, cercare di compiere un vero e proprio miracolo. Difficilissimo perché partire da ultimi e arrivare tra i primi tre in questa Moto GP è utopia. Comunque vada possiamo dire che Lorenzo, pur vincendo, non potrà mai dire di aver meritato fino in fondo un titolo mondiale che avrebbe potuto e dovuto vincere in pista, e il fatto che un ragazzino di 23 anni abbia deciso di intromettersi tra lui e Valentino è un qualcosa che danneggia anche lui, un pilota che ha fatto una stagione fin qui fantastica e che avrebbe meritato di battagliare fino alla fine con il suo rivale e compagno di Team.