Dicembre volge al termine, e con lui se ne va anche questo 2015. Un anno intenso, pieno di eventi riguardanti sia la nostra vita privata, sia tutto ciò che condividiamo collettivamente. Facendo un rapido excursus di quello che è successo in questi dodici mesi, la memoria corre facilmente ai fatti di Parigi: Charlie Hebdo a gennaio,il Bataclan nel mese di novembre, espressioni del lato più drammatico ed inquietantedel terrorismo. Il 2016 sarà, indubbiamente, l’anno in cui si dovrà affrontare questo nemico e cercare di annientarlo.

L’anno che sta per concludersi, però, non è solo questo: per il nostro paese è stato una sorta di vetrina con Expo 2015, a Milano, l’esposizione universale sul cibo che ha avuto un gran successo di pubblico e di ritorno mediatico in tutto il mondo, a dispetto dei dubbi e delle critiche antecedenti alla sua apertura.

È stato anche l’anno del problema relativo ai migranti, il quale dovrà essere affrontato seriamente nei prossimi mesi, cercando una soluzione comune e giusta per tutti. Da qui potrebbe partire la strada per un rafforzamento dell’Unione Europea, che nel 2015 che sta per finire ha incontrato delle difficoltà sul piano economico, mettendo a rischio i paesi dell’eurozona, Grecia in primis. Dopo questo rapido riassunto sui fatti che hanno interessato maggiormente la cronaca mondiale, soddisfiamo alcune curiosità (cinque) legate all’ultimo giorno dell’anno: non una giornata qualsiasi.

Capodanno: ecco alcune curiosità

Intanto, le più antiche testimonianze di festeggiamenti del Capodanno risalgono all'Antica Babilonia,ossia a circa4.000 anni fa.

Chissà se anche a quel tempo c'era il problema di dove e come festeggiarlo.La seconda curiosità è in casa nostra e riguarda i Romani che celebravano il Capodanno a marzo. Solo nel 153 a.C., il Senato stabilì che il 1° gennaio sarebbe stato l'inizio del nuovo anno.

Come terza "chicca" da proporre, c'è ilcibo:a Capodanno, si sa, si usa mangiare degli alimenti porta-fortuna.

La scelta ricade su tutto ciò che è a forma di anello. L'anello rappresenta, infatti, un cerchio perfetto e la chiusura del ciclo dell'anno; ecco perché nel menù della Notte di San Silvestro non possono mancare le lenticchie. Volgendo uno sguardo ai nostri vicini della Penisola iberica, scopriamo che in Spagna, 12 secondi prima della mezzanotte, vengono consumati 12 chicchi d'uva, uno per ogni rintocco di campana.

Infine, facciamo un salto oltremanica e scopriamo che i Celti festeggiavano il Capodanno nella notte tra il 31 ottobre e il 1° di novembre, ovvero ad Halloween.

A questo punto, dopo aver appagato la nostra curiosità sul Capodanno, non ci resta che prepararci al 2016 con ottimismo e gioia. Senza prima aver deciso, però, dove andare a trascorrere quest'ultimo giorno, interrogativo che, al di là di tutto, resta sempre il più grande "mistero" da risolvere anno dopo anno.