No, non starò qui a scrivere sucome poter ovviare ilpagamento del canone RAI. Queste informazioni sono reperibili ovunque e con semplicità.La questione è perchési debba pagare questo canone RAI? Cosa c'è di giusto in questa tassaVediamo di fare luce su alcuni punti.
Fino ad oggi era possibile, nella maggioranza di casi, evadere questo pagamento.I bollettini e gli avvisi in casella di posta venivano inoltrati agli utenti attraverso un servizio di posta non tracciabile, una semplice posta prioritaria per intenderci, per cui, per legge, senza alcuna garanzia di consegna.
Conseguenza automatica è stata che moltissimi italiani hanno bruciato la lettera e tutti gli ammonimenti contenuti in essa, nel primo camino o cesto a disposizione.
Il canone Rai era di 113 euroe, se non pagato in tempo, prevedeva una mora da aggiungere al totale. Anch'essa finita, come il resto delle lettere, spesso in cenere.La quantità di evasori, quindi, è diventata sempre maggiore finchè, con una decisione quasi improvvisa, si è pensatodi ovviare a questa situazione attraverso un colpo di scena: caricare il costo del canone sulla bolletta dell'energia elettrica, rateizzandolo in 10 rate da 10 euro e abbassandone quindi il costo a 100 euro.
L'Agenzia delle Entrate reputa a priori ogni cittadino italiano conun contratto intestato difornitura elettrica un possidente di una Televisione.
Questo già basta per rendere quello stesso cittadino italiano un tassato sul canone RAI.Poco importa se la tv in quella casa non si accende mai, poco importa l'utilizzo che si fa dei canali a disposizione, fosse anche che si preferiscano altre reti televisive, poco importa se la RAI non fa parte del quotidiano di alcune persone, tutti dovranno pagare indistintamente.
E' questa la vera ingiustizia.E' quasi un atto "camorristico" se vogliamo, un pizzo da pagare, soltanto perchè "si possiede una tv".
L'unico caso in cui non è dovuto pagare è quello in cui la RAI venga raggiunta soltanto attraverso il pc, utilizzando la rete wifi di casa per connettersi alle dirette via sito web. Altre esenzioni sono previste per redditi fino a 8mila euro e ultra settantacinquenni.
Inoltre per le "seconde abitazioni" non sono previsti pagamenti se non da parte degli eventuali affittuari/inquilini. Per il resto chiunque è tassato, in qualunque condizione versi, economica e di gusti.
La notizia era arrivata alle orecchie di qualcuno lo scorso anno, ma i più pensavano a una qualche, solita, notizia scandalistica con poco riscontro effettivo. Al passaggio invece al nuovo anno tutto è stato improvvisamente chiaro. La RAI sta anche mettendo su un numero verde per le richieste e domande degli utenti poichè, con la protesta dell'Unione Nazionale Consumatori, si è già raggiunta la realtà di una petizione firmata da moltissimi italiani per contestare la mancanza di trasparenza con cui tutto questo è avvenuto.
Tra l'altro, il numero "Risponderai" a cui attualmente si può chiamare è a pagamento e i consumatori sono stanchi di dover pagare anche per chiedere informazioni sul resto dei soldi che dovranno pagare. E' paradossale.
Insomma, mettiamoci l'anima in pace: tutti dobbiamo pagare il canone RAI, qualunque canale amiamo guardare la sera in tv o, udite udite, anche se la tv passa la maggior parte del tempo spenta, come a casa mia.