Dopo gli attentati che hanno insanguinato Parigi, la scia di terrore è proseguita per settimane, tra nuovi allarmi rivelatisi poi falsi, e numerosi blitz delle polizie di mezza Europa. Le nostre città sono state militarizzate, gli eserciti presidiano i luoghi sensibili con baldi giovani armati con mitragliatrici da guerra. Un clima tutt'altro che disteso, che alimenta la diffidenza dei cittadini nei confronti del mondo islamico. Essere arabi sta diventando un motivo per essere guardati con sospetto e pregiudizio.
Crisie immigrazione alimentano intolleranza e xenofobia
Di pari passo con la crisi economica, che ha portato ad una situazione di difficoltà, se non di vera e propria indigenza milioni di famiglie, si sono intensificati i flussi migratori, che da quando è caduto il regime di Gheddafi sono diventati quotidiani: siriani che scappano dall'ISIS e dalla guerra, e migranti nordafricani che sognano un futuro migliore. L'emergenza migranti, gestita male e abilmente cavalcata dai politici di destra, ha portato su posizioni intolleranti milioni di persone. Alle recenti elezioni regionali, la Lega Nord ha ottenuto un risultato plebiscitario persino nella rossa Toscana.
Il "caso Colonia" ha esasperato gli animi
I fatti della folle notte di Capodanno a Colonia, dove centinaia di donne hanno denunciato molestie, fino ad alcuni casi di stupro, perpetrati da stranieri, hanno esasperato gli animi, in una Germania che in un anno ha accolto un milione di persone, generando non pochi malumori tra la popolazione.
I cittadini europei vedono aumentare i reati, convivono sempre più con paura ed insicurezza, e reagiscono divenendo sempre più intolleranti con "gli stranieri". E il pregiudizio investe anche coloro che si sono perfettamente integrati, che rappresentano la maggioranza assoluta dei migranti.
Essere stranieri, ed in particolare arabi, in Europa, sta diventando sempre più difficile.
Con l'aumento dell'intolleranza, un numero crescente di persone, tra cui molti giovani, sono a rischio esclusione sociale, terreno fertile per i reclutatori del jihadismo, che nella propaganda fanno leva sul razzismo occidentale nei confronti degli arabi.
La tensione sociale è sempre più viva e tangibile, e se non ci saranno interventi da parte dei governi per frenare i disagi derivanti dai flussi migratori, e per garantire la sicurezza e la tranquillità alla popolazione, la situazione rischia di esplodere, alimentando da una parte la xenofobia, fino ai movimenti più estremisti, e dall'altra il fondamentalismo.