Vi è mai capitato di fermarvi a guardare le strade e le persone che le vivono? Avete notato quanti italiani vivono ai margini di questa società? Avete mai provato la sensazione di vuoto, come se, per un attimo, al posto loro ci foste voi? Si parla di una ripresa del nostro Paese, lavoro, o comunque, possibilità d'impiego, arrivano per gli italiani, eppure, da un dato del 2015, emerge che ad accorrere agli istituti diocesani, a chiedere sostegno economico e non solo, ai vari centri assistenziali, non sono solo stranieri, ma il problema economico, e anche terribilmente sociale, sussiste e cresce anche tra gli italiani, sempre più poveri, sempre più bisognosi di tutto, da cibo a vestiti, da una carezza ad un sorriso, fonte di conforto.

La ripresa c'è ma non si vede

È da tempo, oramai, che i nostri politici parlano di ripresa, una ripresa molto lenta, una ripresa da nessuno nota, o quasi, sempre più giovani spaventati dal futuro, un futuro incerto che non offre prospettive, un futuro che fa venire i brividi, eppure basterebbe poco per risollevare la nostra cara vecchia Italia, senza dover per forza scappare all'estero, senza dover per forza rinunciare al sogno di una famiglia. Come??? Un giusto ed equo sacrificio, ma che sia di tutti, politiciin pole position, perché lo Stato è come una famiglia, dove chi può, deve aiutare il fratello che più ne ha bisogno.

L'italiano non è razzista, ma.....

Analizziamo la nostra situazione più da vicino, l'italiano non è assolutamente razzista, ma non ce la fa, in Italia, oggi, inizio 2016, è facile imbattersi in persone che hanno bisogno di tutto, la cosa assurda che spesso, troppo spesso, sono proprio italiani, la domanda che tutti ci poniamo è: "Come si fa ad aiutare un vicino, se io per prima ho bisogno di aiuto?".

In Italia, sono numerosi gli sbarchi, ognuno degli immigrati arriva con una storia tremenda alle spalle, hanno bisogno di noi esattamente come noi abbiamo bisogno di un sostegno, una mano forte che ci sorregga in questo che sembra essere, uno dei periodi più duri della nostra economia.