Nella serata di oggi, 24 febbraio 2016, dovrebbe arrivare a palazzo Madama il testo della proposta di modifica al ddl Cirinnà, con cui il governo intende presentare un maxi-emendamento che garantisca almeno l'approvazione della legge sulle unioni civili. Il ministro degli Interni Alfano si è mostrato soddisfatto: "Ok lo stralcio della stepchild, ora chiudere subito la legge". Molti addetti ai lavori si sono detti possibilisti sull'eventualità che il sì alla fiducia sul maxi-emendamento possa arrivare anche dai verdiniani di Ala.

Rapporti tra Governo e Cei: l'intromissione di Bagnasco

Il governo, nella giornata di ieri ha ricevuto una delegazione della Cei, per un confronto sul ddl che andrà a normare le unioni civili. Il premier Renzi non è sembrato sorpreso: "Credo sia normale che anche i vescovi abbiano una loro posizione sulle unioni civili che - ha precisato- è diversa da quella del governo".

Ha suscitato scalpore l'intervento del cardinale Bagnasco, a capo della Cei, in cui ha preteso che le votazioni parlamentari sul ddl Cirinnà si svolgessero a scrutinio segreto, in modo da garantire la libertà di coscienza dei senatori cattolici. Il cardinale ha avuto un tempismo a dir poco eccezionale, un dinamismo mediatico formidabile.

La sua esternazione è risultata di cattivo gusto per diverse ragioni: la prima riguarda la data dell'intervento, l'11 febbraio, anniversario della sigla dei Patti Lateranensi del 1929. La seconda è, volendo, ancora più grave, perchè comporta una violazione formale del Concordato tra Stato e Chiesa, che vieta l'ingerenza dello Stato Vaticano nelle dinamiche parlamentari italiane.

Non tutto il male viene per nuocere, il Cardinale Bagnasco ci ha resi consapevoli di un fatto (se mai non ce ne fossimo accorti): l'Italia non è uno stato laico.

L'insegnamento di Margherita Hack sulla laicità dello stato

Sia ben chiaro, la Costituzione legittima e disciplina la laicità dello stato, la libertà di culto e di fede religiosa.

Il problema è quello tutto tipicamente italiano, e riguarda l'osservanza ed il rispetto di regole che esistono, sono scritte e consultabili: "quis custodiet ipsos custodes"? erano soliti chiedersi i latini. Chi sorveglierà i sorveglianti?

Margherita Hack, una delle più brillanti menti italiane del XX secolo, scomparsa il 29 giugno 2013, ci ha lasciato in eredità uno scritto poco tenuto in considerazione: "Ingerenza del Vaticano".

La Hack descrive la criptica azione del Vaticano all'interno delle problematiche sociali italiane, che non riescono a tradursi in norme capaci di disciplinarle liberamente. Questa incapacità, secondo la scienziata, è dovuta proprio all'influenza che la Chiesa ha sui nostri organi politici e legislativi.

Dalla mancata concessione di Benedetto XVI del funerale a Piergiorgio Welby, alla legge sulla fecondazione assistita, che lei definisce " classista, che mette in pericolo la vita della donna e che ostacola la ricerca",al testamento biologico e all'eutanasia. Si esprime anche in merito alla concezione della superiorità dell'etica religiosa su quella laica. "L'etica religiosa- afferma- non può estendersi a tutti i cittadini, in uno Stato che si dice laico e non fondamentalista cattolico".

"Un problema che riguarda ormai milioni di cittadini è quello sulle unioni di fatto. Non passa giorno che il Papa ( Benedetto XVI) non scagli anatemi contro queste unioni. Forse che due persone che si vogliono bene, che si amano, che vogliono affrontare insieme i problemi della vita, che siano uomo e donna, due uomini o due donne, non costituiscono una famiglia?"

"Mi auguro maggior fermezza- chiosa la Hack- contro queste ingerenze, che si mantenga la promessa di fare al più presto una legge per togliere le discriminazioni cui sono soggette le unioni di fatto, etero ed omo-sessuali".

Il Parlamento dovrebbe essere libero da vincoli ecclesiastici. Sappiamo che uno stato laico non è lo stato in cui viviamo oggi. Sappiamo che alle parole di Bagnasco, Cavour si sarà ribaltato nella tomba.