La storia italiana è piena di casi di memoria corta, episodi in cui il popolo finisce per dimenticare eventi recenti che dovrebbero quanto meno influire sul processo decisionale; in questo ambito, il caso recente della candidatura a sindaco diGuido Bertolaso è soltanto l'ennesimo esempio.

L'Aquila e il suo terremoto

Il 6 aprile del 2009, un violentissimo terremoto che di certo ricorderete tutti colpiva il capoluogo abruzzeseL'Aquila.All'epoca, l'attuale candidato sindaco di Roma occupava il ruolo a capo dellaProtezione Civile e, in occasione dell'evento, dichiarò che"non era prevedibile alcuna situazione di terremoto più violenta di quelle che si erano già registrate".

A queste affermazioni, non si trovò d'accordo ilTribunaledi L'Aquila, che portò Bertolaso a processo con l'accusa diomicidio colposo e lesioni;nello specifico, il politico era accusato di aver spinto organi politici e di informazione"a rassicurare i cittadini sulla inesistente o bassa probabilità di un forte terremoto" allo scopo di"evitare allarmismi tra la popolazione". Il risultato fu che,"per effetto di queste condotte le vittime si erano convinte a restare a casa superando il timore e abbandonando le precauzioni in vista di un evento più grave dopo le numerose e crescenti scosse di terremoto e rimasero coinvolte nel crollo dei rispettivi edifici". Il capo di accusa sarebbe di aver causato, con queste azioni, lamorte di 309 persone.

La Maddalena e Anemone

Nel febbraio del 2010, inoltre, Bertolaso era stato raggiunto da un avviso di garanzia riguardante l'inchiesta sugli appalti del G8 (nella quale era anche coinvolto Claudio Scajola). Il candidato romano, infatti, era accusato di far parte della medesima rete discambi di favore.Nello specifico, gli si imputava di aver offerto appalti giganteschi ad un certoDiego Anemone, in cambio di favori (anche di natura sessuale) "erogati" attraverso la struttura di proprietà dello stesso Anemone, taleSalaria Sport Village.

Inoltre, pare che Anemone, attraverso un intermediario di nome Angelo Zampolini, pagasse per Bertolaso l'affitto di un appartamento in Via Giulia 2 che costava 1.500 euromensili, almeno stando a quanto testimoniato dal proprietario dell'appartamento in questione, l'attore Raffaele Curi.

Viene da chiedersi, cosa Bertolaso sarebbe in grado di fare alla guida di una città come Roma.