La Calabria, sostanzialmente, negli ultimi anni è sempre rimasta la stessa, non cambia e neppure vuole farlo. Pur sapendo di rischiare il baratro ogni giorno, pur sapendo che, piegata da 'ndrangheta e corruzione, diventa sempre un po' più fragile. La Calabria, principalmente, non cambiaper colpa dei suoi rappresentanti politici, ma anche per colpa di chi la abita, dei tanti giovani che non si ribellano, che non si arrabbiano, ma continuano a riporre le proprie speranze nell'amico potente, per chi ce l'ha, che un giorno potrebbe anche sistemarli.

Ma fino a quando continueranno a piegare la testa innanzi al potere senza battere ciglio, anche quando questo mente spudoratamente, sono invece destinati arimanere indietro, nell'arretratezza più becera, nell'ignoranza e nella povertà.

Turismo e Calabria

Prova ne è la stagione che stiamo per lasciaci alle spalle e con essa tutte le menzogne che ci hanno raccontato. Il Turismo, in questa regione, rappresenta l'unico volano per rimettere in moto un'economia che deve fare a meno di industrie e produttività e che, ad oggi, è sorretta, in larga parte, dalla criminalità organizzata. La quale, si stenta a crederci, muove, mediamente, un giro di affari da 44 miliardi di euro all'anno. Ma nella terra di Corrado Alvaro, la politica gestisce male e annienta anche il turismo, che non viene né controllato né incentivato.

Contrariamente, viene boicottato dalla diffusione di una serie infinita di notizie che mal si conciliano con la realtà, e con le quali si cerca di salvaguardare una credibilità già da tempo andata in frantumi.Questa estate, due su tutte: l'incremento di un 10% circa di presenze e la salubrità delle acque dei mari della Calabria.

False, infondate, illusorie, queste, ed altre notizie sono servite solo ad affossare le gravi responsabilità di chi proprio questa regione non la riesce governare. Strade dissestate e la mancanza di servizi e collegamenti, sono soltanto alcuni dei motivi per i quali chi deve scegliere una meta, esclude categoricamente la vecchia e triste Calabria.

Nessun aumento di presenze, dunque, se non nei giorni a cavallo di Ferragosto, prassi adottata in molti in tempi di crisi e che non può essere considerato un vero e proprio incremento del turismo. Altra pecca, mare sporco e notoriamente inquinato, ripresi da foto e video che hanno impazzato sul web. E anche qui, le istituzioni, supportate dall'Arpacal, hanno trovato tempi e modi per screditare ogni teoria allarmistica, "ripulendo le acque" in un batter d'occhio da veleni, batteri fecali e liquami di ogni genere, relegando le anguste immagini a processi naturali di fioriture algali. Come se poi, del resto, le alghe, di per sé, non potessero essere tossiche.

A nulla sono valse proteste e battaglie dei residenti, il mare (per loro) è da bere.

E anche di fronte a palesi scarichi fognari abusivi, come accaduto due giorni fa nel comune di Fuscaldo (Cs), si è messa la toppa: guasto del depuratore dovuto a un sovraccarico. Parola di Bruno Giordano, Procuratore in servizio presso la Procura di Paola.Gli internauti sbraitano per un po' e poi tacciono. Va bene così. Settembre è arrivato e si può cominciare di nuovo con le lamentele e i buoni propositi per l'anno prossimo. Tanto, qui in Calabria si riesce ancora a portare a casa un bottino di tutto rispetto. Ma di turismo, quello vero, neanche a parlarne.