Lo scoppio della guerra siriana avvenne il 15 marzo 2011 quando una rivolta popolare insorse contro il regime di Assad. Quella che inizialmente sembrava essere una semplice sommossa contro un regime dittatoriale si è trasformata invece in un vero conflitto che affonda le sue radici fino alla genesi dell'islam.

Le cause

La principale causa del conflitto è la divisione tra i due gruppi delle fazioni islamiche, sunniti e sciiti, che si contendono da tempo il dominio di tutto il medio oriente.La famiglia di Assad appartiene allo sciismo, mentre il 60% dei siriani sono sunniti.In seguito il conflitto si è aperto alle regioni vicine del medio oriente mettendo in moto un gioco di poteri difficile da gestire.

L'Iran di matrice sciita appoggia il regime di Assad mentre l'Arabia Saudita insieme alle monarchie petrolifere difende l'interesse dei sunniti.Ultimo motivo per cui questa guerra si protrae ancora è che la Siria è divenuta un altro strumento di discordia e propaganda tra i paesi occidentali: Usa e Europa da una parte, Russia dall'altra.

La strage di Aleppo

L’11 febbraio a Monaco di Baviera si riunisce un primo vertice di pace organizzato da America e Russia. Con una dichiarazione congiunta, i ministri delle varie nazioni si accordano per terminare le operazioni belliche e per fornire aiuti umanitari.Il 27 luglio le truppe governative riconquistano la città di Aleppo ma non riescono a mantenere a lungo la pace.

Il 31 luglio i ribelli lanciano una potente offensiva riconquistando alcuni punti strategici della città.Il 1 agosto i ribelli distruggono un elicottero russo e nelle ore successive l’aereonautica russa scaglia il primo grande bombardamento aereo. Testimonianze hanno denunciato l’uso di gas tossici. Numerosi scontri si susseguono fino al 10 settembre quando l’Usa riesce ad ottenere un nuovo cessate il fuoco da parte dei russi.Il 17 settembre alcuni aerei della coalizione americana bombardano l’esercito siriano a Deir el-Zor.

Il pentagono tenta di giustificare l’accaduto facendolo passare per un errore ma la Russia accusa l’America di aver violato il patto di pace e riprepara l’offensiva. La sera del 19 i bombardieri russi tornano a colpire Aleppo e l’esercito annuncia la preparazione di una vasta offensiva per eliminare la sacca ribelle presente ad Aleppo est.

Fino ad oggi sono state stimate 3804 vittime causate dai raid russi, di cui 906 minorenni e 6213 vittime causate dai bombardieri americani tra cui 611 civili. La città di Aleppo è stata quasi rasa al suolo.Una guerra logorante si sta ancora consumando in un paese molto vicino all’Europa e all’Italia; uno scontro le cui vittime pesano sulla coscienza di molte nazioni mondiali.