Con il gol di Manolo Gabbiadini al 94esimo il Napoli riacciuffa il pareggio in una gara dai mille volti. Un gol che regala un punto e rende meno amaro il risultato al Franchi di Firenze. Il sunto perfetto del 2016 azzurro, un anno segnato da innumerevoli emozioni e tanti colpi di scena.
Il sogno lì ad un passo
E' con il titolo di Campioni d'inverno che il Napoli si presenta al nuovo anno. Il bomber finalmente consacrato, l'allenatore-cenerentolo, una canzone che fa il giro del mondo e la parola scudetto che non è più utopia.
Gli Azzurri inanellano una serie di prestazioni spettacolari, cinquine in campionato ed Europa League che infondono la città di un nuovo e ancor più viscerale amore per la squadra.
La nazione intera fa il tifo per la rivale che non ti aspetti, che solo al fotofinish cede il passo ad una Vecchia Signora implacabile e rabbiosa.
Una lunga estate di passione
La stagione 2015/2016 termina con un secondo posto, inflitto dal siluro di Simone Zaza e dalla disfatta del Friuli. Una stagione che nonostante la delusione regala immense gioie: il nuovo approdo da protagonisti sul palcoscenico della Champions League, la rafforzata speranza nel tricolore e le prestazioni di un meraviglioso Gonzalo Higuain che diventa l'imperatore del Golfo.
E' proprio il Pipita, invece, a frantumare il cuore dei partenopei. Una lunga estate di tormenti, speranze, parole non dette, segnata dal definitivo trasferimento a Torino, in casa dell'acerrimo nemico di sempre.
Un tradimento improvviso, spietato e crudele che spegne i sogni di un'intera città.
Sarà solo l'approdo di Milik - sbarcato all'ombra del Vesuvio senza troppe pretese - ed un miraggio chiamato Mauro Icardi a ridare vigore alla tifoseria durante una frenetica ma modesta campagna acquisti che tingerà di azzurro giovani speranze, nulla più.
Sarrismo 2.0
La stagione 2016/2017 vede un Napoli orfano del più grande bomber di Serie A guidato da un allenatore alle prese con un compito arduo: restituire equilibrio e identità alla squadra, trasformando in campioni i diamanti grezzi arrivati in estate.
Il campionato non regala illusioni: sin dalle prime giornate la Juventus si piazza in testa alla classifica, seguita da una Roma che, seppur ad intermittenza, cerca di tenere il passo dei bianconeri, mentre Milan e Lazio sono le vere sorprese.
Gli Azzurri, dopo un inizio macchinoso, riescono a brillare in Champions League e - nonostante alcune prestazioni sottotono - ad inseguire le pretendenti al titolo di Campioni d'Italia. Se però da una parte la piazza inizia lentamente ad innamorarsi del nuovo bomber Milik e ad apprezzare le ottime prestazioni di Mertens e Callejon, i mugugni di Lorenzo Insigne - legati a grane contrattuali - , gli errori di Pepe Reina e le difficoltà di Manolo Gabbiadini mettono a serio rischio la serenità della squadra dentro e fuori dal campo.
Le difficoltà e il coraggio
Con l'infortunio di Arek Milik, e le prestazioni sottotono di molti protagonisti partenopei, il Napoli scivola in Champions e in campionato.
I ragazzi di Sarri palesano, gara dopo gara, incertezza, tensione e paura. Il San Paolo si spazientisce, i rapporti tra tecnico e presidente diventano tesi.
La poca brillantezza in campo di trasforma però nell'occasione per lanciare nuovi volti in campo e ridisegnare un nuovo assetto tattico. Si fa largo a centrocampo un giovanissimo Diawara mentre esplodono in attacco Dries Mertens e Lorenzo Insigne.
Il guineano ridà smalto e fisicità a centrocampo, mentre il belga scardina le difese avversarie impersonificando un bomber devastante.
Tra il 2016 e l'anno che verrà
Così si ritorna al principio. Con il pareggio di Firenze i Partenopei concludono il 2016 senza titoli e con piccoli traguardi: un terzo posto riagganciato - forse - in classifica e l'approdo agli Ottavi di Champions League.
Destino e speranze capovolte in soli 365 giorni. Un ridimensionamento comprensibile ma duro da accettare.
Che il 2017 possa regalarti tanti successi. Mai come ora te lo meriti, Napoli!