Si chiama clonazione e viene potenzialmente considerata una valida strategia riproduttiva. Pare che possa funzionare, benché a questo proposito la comunità scientifica si mostri tuttora discorde. Ciò non ha impedito, intorno alla metà degli anni Novanta del secolo scorso, di dare vita al primo mammifero della storia clonato con successo. Il clone in questione ha visto la luce in Scozia ed è entrato nella storia medesima e nell'immaginario collettivo con il nome di Pecora Dolly.
Anche la comunità politica italiana appare tuttora discorde in merito allo spinoso tema della clonazione.
Tuttavia ciò non ha impedito, in questi giorni, di dare vita al primo Governo clonato (con successo, beh, questo lo sapremo in seguito!). Il clone in questione sta vedendo la luce in Italia, ed è presto per dire se entrerà nell'immaginario collettivo e nei cuori dei cittadini italiani. Sicuramente, nella mente dei cittadini stessi, e nella storia, entrerà con il nome di Governo Dolly, in onore della celebre pecora.
Siamo al cospetto dell'ultima invenzione, della più geniale "creazione" fantascientifica mai ordita da una classe politica a livello mondiale. Ed è proprio la classe politica italiana, o meglio, i partiti italiani, o meglio, un partito italiano, a rendersi protagonista di una simile invenzione.
Una cosa mai vista prima. Una vera "piroettata", una "giravolta" intorno a se stessi, grazie alla quale un Governo dimissionario e deceduto (cioè ucciso a colpi di referendum) rinasce dalle proprie ceneri come l'Araba Fenice.
Referendum ignorato
Risiede infatti proprio qui la differenza tra la pecora Dolly e il Governo italiano in pectore la cui guida è stata affidata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'ex-ministro Paolo gentiloni: la pecora Dolly è stata clonata a partire da una cellula somatica di una pecora viva; al contrario, il nascituro Governo Gentiloni sta nascendo dalle cellule psicosomatiche di un Governo morto.
Morto, in quanto condannato a morire da sei cittadini su dieci, non più tardi di una settimana fa!
Ma come? Il popolo sovrano, per mano di un referendum indetto appositamente al fine di consultarlo, boccia la riforma costituzionale progettata da un Governo che così è costretto a dimettersi (non solo: la bocciatura scaturita dal referendum ha chiamato in causa l'intero operato del Governo Renzi), e il Capo dello Stato che cosa fa, dà l'incarico di formare un nuovo Governo a coloro che hanno perso il referendum, agli stessi che hanno pervicacemente condotto il Paese nell'attuale situazione di massima crisi, politica e sociale?
Non ci vuole uno scienziato per capire che si tratta di una scelta tutt'altro che democratica… I cittadini hanno detto chiaramente No al Governo del Sì, e come risposta il presidente della Repubblica ripropone un altro Governo del Sì, una sorta di fac-simile dell'Esecutivo appena caduto? Ma stiamo scherzando? Questo significa calpestare la volontà espressa dal popolo in maniera nitida!
Dolly fu abbattuta
Il cittadino dice No a una certa riforma, a un determinato Governo, al lavoro globale portato avanti da questo Governo, e la politica "rilancia" il suo Sì in modo pervicace e incurante del desiderio popolare, assemblando un nuovo Governo praticamente uguale a quello appena licenziato dalla popolazione.
E per favore, non si dica che sarà un Governo breve, di transizione e via discorrendo… Tanto meno che è un Governo di responsabilità! Nemmeno si può accettare il pretesto del produrre una nuova legge elettorale, più consona: non può fare una legge elettorale chi ne ha già varate due, inadeguate e anti-costituzionali (cioè pro domo propria). La verità è che il nuovo Governo è un Governo-zombie. Per la cronaca, la pecora Dolly è sempre stata di salute cagionevole ed è morta precocemente: l'hanno abbattuta.