Matteo Renzi è sempre stato un amante della politica dei tweet e dei social, il suo congedo da Palazzo Chigi è stato accompagnato da un post via Facebook della buonanotte sabato sera. Nella logica semiotica della comunicazione social, il post mostra squarci di vita privata dell'ex premier. Ci racconta che come tutti i fine settimana torna a Pontassieve, quando entra in casa dormono tutti, della sua dolcezza nel rimboccare la coperta ad i figli nel silenzio della famiglia che riposa.
Tutto come sempre, non fosse che stavolta è un poco diverso, perché riporta a casa scatoloni, libri, vestiti ed appunti.
Chiuso il terzo piano di Palazzo Chigi
Ci fa presente come il terzo piano di Palazzo Chigi sia chiuso sul serio. Con amarezza fa presente come qualche "commentatore maramaldo" finga di non vedere l'elenco di Riforme realizzate e rivela il suo rammarico per la bocciatura della Riforma Costituzionale.
Fermamente convinto che un giorno sarà chiaro che quella Riforma della Costituzione era fondamentale per l'Italia puntualizza che non era deriva autoritaria ma un semplice tentativo di accelerare l'economia politica Italiana. In sostanza quello che rivendica l'ex premier con questo post è la sua coerenza: si è dimesso sul serio nonostante la fiducia al Senato, una questione di coerenza e dignità.
Gli scout insegnano che bisogna saper ripartire
Torna a fare la vita del cittadino senza paracadute, seggio parlamentare, stipendio, vitalizio ed immunità, torna uno di noi. Attingendo alla sua esperienza pregressa da scout sa che deve ripartire, qui renderà conto di chi sono gli amici veri, e ripartirà, riunendo "le luci che brillano nella notte italiana".
Lui e la sua base politica lavoreranno per cambiare ed aiutare un paese bello e difficile come l'Italia, loro ci continueranno a provare sul serio senza addossare ad altri la colpa per le loro sconfitte, non odiano ma costruiscono, loro sono quelli che rimboccano le coperte ai figli pensando valga la pena continuare a crederci, conclude augurando la buonanotte da Pontassieve.
Nessun dorma davanti ad un testo poetico nato per essere così condiviso da fare pensare ai testi delle canzoni di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.