Il primo dicembre scorso, presso il Centro Congressi della Mostra d'Oltremare di Napoli, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha concluso la sua campagna sul referendum del 4 dicembre prossimo. Durante quest'ultima campagna referendaria che il premier ha tenuto in Campania, era presente una rappresentanza di docenti precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento della scuola dell'infanzia, presieduta dagli onorevoli Camilla Sgambato, Valeria Valente, Marco Di Lello, Assunta Tartaglione e il segretario del Partito Democratico della città partenopea, l'onorevole Carpentieri Venanzio, che si stanno battendo in modo molto assiduo accanto agli insegnanti dell’infanzia e per questo molto apprezzati dagli stessi.

La delegazione è stata ricevuta dal capo del Governo, Matteo Renzi in persona, come già era successo con un’altra delegazione durante la campagna tenuta a Mestre.

L'impegno del premier Matteo Renzi

Il premier Matteo Renzi ha dichiarato il proprio impegno per riuscire a mettere fine in modo definitivo al problema che riguarda questi docenti che, come altre volte è stato annunciato, stanno attendendo di essere assunti per il tanto sospirato potenziamento anche nelle scuole dell'infanzia. Questo permetterebbe loro di ottenere finalmente il tanto agognato posto di ruolo, come descritto nella legge 106 di stabilizzazione, cioè reclutare tutti i docenti presenti da tempo nelle graduatorie ad esaurimento così da mettere fine a questo lungo e doloroso precariato.

Il presidente ha garantito che, qualsiasi sia il risultato del referendum del 4 dicembre, si prenderà l'impegno in prima persona di sciogliere la situazione, provvedendo al potenziamento anche per la Scuola dell’infanzia. Il provvedimento era già stato richiesto, mediante un emendamento, da alcuni onorevoli del Partito Democratico, ma purtroppo l' esito era stato sfavorevole.

La commozione di una docente precaria

Il premier ha promesso, dando la sua parola d’onore, che risolverà il problema del precariato storico e ciò ha suscitato speranza ed emozione, tanto che una docente, presente al momento della dichiarazione del presidente, si è commossa a tal punto da scoppiare in un pianto di sollievo. Renzi, con un gesto che ha sorpreso tutti, ha abbracciato la docente in lacrime, mostrando una sensibilità al problema che, finora, non si era mai vista in alcun ambiente politico.

Il premier ha poi dichiarato che farà in modo che certe situazioni non dovranno più verificarsi. I rappresentanti della delegazione hanno espresso un parere positivo sul nostro presidente affermando che la politica ideale è quella che sostiene i lavoratori, soprattutto chi opera nel settore scolastico.