Una democrazia moderna funziona secondo due premesse basilari, la prima che tutte le voci della società siano ascoltate e la seconda che esista un sistema di pesi e controlli per assicurare l’amministrazione corretta del paese. Con la vittoria di Donald Trump il Partito Repubblicano ora controlla la Casa Bianca, il ramo legislativo, cioè il Senato e il Congresso, e ora cercherà di nominare Giudici alla Corte Suprema in linea con gli ideali base del partito. Questo ha il potenziale di negare i pesi e controlli che sono parte fondamentale del sistema di governo degli Stati Uniti.

Rappresentanza per tutti

Qualche anno fa si è formato il “Tea Party” nel partito Repubblicano che utilizzava il grido di battaglia della rivolta di Boston contro il dominio britannico del paese. “Nessuna tassazione senza rappresentazione” che portò alla fondazione degli Stati Uniti. Eppure dobbiamo fare una domanda precisa, la rappresentazione non dovrebbe estendersi a tutti gli aspetti della vita americana e non essere limitata agli interessi di due o tre gruppi piccoli, come sembra succedere?

La Democrazia esiste solo dove i cittadini hanno l’opportunità di far sentire le loro voci, non solo durante elezioni, ma anche tramite i loro rappresentanti in parlamento. Con la situazione attuale nelle due camere del parlamento americano molte voci non saranno ascoltate nel prossimo futuro.

Temi costituzionali moderni

L’interpretazione della Costituzione dal recentemente defunto Giudice Antonin Scalia secondo le intenzioni degli architetti originali della Carta vuol dire non poter prendere decisioni efficaci su temi non previsti nel 700. Ora i repubblicani vogliono nominare altri Giudici alla Corte Suprema nel futuro con la stessa ideologia.

Ma gli uomini che permisero la schiavitù a una parte della popolazione potevano prevedere temi come l’aborto, diritti matrimoniali per i gay, ricerca genetica ed eutanasia che sono solo una piccola parte dei temi moderni che devono essere affrontati ogni giorno da ogni parlamento nel mondo e non solo negli USA? Limitare la capacità della Corte Suprema di decidere su questi temi importanti assicurerà che continueranno a esserci ferite aperte per la società americana per almeno i prossimi decenni.

Allo stesso modo dare voce solo a gruppi ristretti di interessi speciali e non a preoccupazioni comunitarie vuol dire che il Congresso e il Senato non rappresentano tutto il paese e questo porterà ad altre proteste contro la politica come abbiamo visto in seguito all’elezione dell’ 8 novembre.

Democrazia inclusiva e non esclusiva

Questi non sono segni di una democrazia veramente sana, ma di un sistema dove molti dei suoi capi hanno scordato i concetti fondamentali della Democrazia che diventò poi anche la base centrale del movimento dei diritti civili negli anni 60, perchè la Democrazia non è una filosofia di esclusione.

Per essere efficace e rilevante una Democrazia deve includere tutte le voci che compongono quella data società.

Qualsiasi sistema di governo dominato completamente da un solo partito rischia un’egemonia che mette in pericolo la base fondamentale di quel sistema. Questo era il motivo per i pesi e controlli stabiliti dai fondatori del paese.

Non siamo ancora al punto di preoccuparci di una dittatura negli USA, ma sarebbe giusto suggerire che l’attuale sistema politico americano è una democrazia ferita che asseconda gli interessi di gruppi piccoli alle spese di grandi settori della popolazione.

Gli uomini che scrissero la Costituzione capivano benissimo il grido del Tea Party di Boston, ma la rappresentazione non deve essere limitata soltanto alle tasse, ma estesa a tutti gli aspetti della vita americana. Il Senato e il Congresso usciti dal voto dell’ 8 novembre sono davvero rappresentativi del paese?