È difficile raccontare una puntata così senza infamia e senza lode da segnare un nuovo record negativo per X Factor, eppure è così. Eravamo partiti carichi di speranze, dopo la bella nona stagione, ma ogni nuovo episodio è una delusione che si aggiunge alle precedenti. Il sesto live parte con un medley in cui i concorrenti rimasti si susseguono velocemente in una cover dei Coldplay votata dal pubblico, ognuno interpretandone un pezzo con un arrangiamento diverso. Il risultato è confuso, come le scenografie sempre più tronfie di Tommassini, ma mai quanto lo svolgimento del resto della puntata, così sottotono che i primi a sbadigliare sono proprio i giudici.

Fuoco e fiamme per Manuel e Arisa

La prima manche scorre senza tanti intoppi ma anche con pochi momenti da annotare. Persino i più bravi inciampano e nessuna performance conquista per davvero, mentre col passare dei minuti è chiaro che le divergenze creative di Manuel e Arisa stiano aprendo un solco profondo fra i due. Si comincia con le frecciatine di Manuel al fatto che Roshelle abbia saputo interpretare il rap, sottintendendo che era riuscita in ciò in cui Loomy aveva fallito la settimana scorsa. Sui Soul System tutti sembrano concordi nel far piovere lodi su lodi, mentre Eva viene ingabbiata in una performance sexy in cui la sua voce spicca poco ed emerge la sua incapacità di trascinare il pubblico.

È su Loomy che esplode la rissa e le parole di Manuel, che smontano da capo a piedi la sua performance, irritano così tanto Arisa che alza la voce e comincia a urlare, al punto che Cattelan è costretto a intervenire per sedare il principio di scontro che rischia di trascinare la puntata per le lunghe. Andrea riesce a non entusiasmare nemmeno portando Wonderwall – e Fedez non risparmia frecciatine sulla scelta in direzione di Manuel – e Gaia è brava ma senza la consueta energia.

Alla fine il primo ad andare ai ballottaggi è Loomy. E poi arrivano gli Skunk Anansie.

Da Skin ai concorrenti il distacco è netto

Skin torna sul palco di X Factor, come una vecchia amica, e monopolizza tutto il pubblico con un medley dei brani più famosi degli Skunk Anansie: è il primo momento di vera musica di tutta la puntata, un attimo di fiato prima di re-immergersi nella noia di performance tutte uguali, nonostante l’apporto di un’orchestra di trenta elementi proponga arrangiamenti sperimentali di tutto rispetto.

La regia sembra insistere nello spogliare le ragazze più di quanto serva loro per la performance e, in ogni caso, neanche gli arrangiamenti riescono a ridare vita a una seconda manche ancora più piatta della prima.

Scivolano un po’ tutti, persino Gaia, che su Malika Ayane sbaglia completamente l’intonazione; Andrea, che negli Smiths dovrebbe essere a suo agio, non trascina, i Soul System sono confusionari e vivaci come sempre, Roshelle fa forse la figura migliore sulle note di Meghan Trainor ed Eva non riesce ad aggiungere nulla a una cover molto rigida di Senza fine. È proprio Gaia a pagare i suoi sbagli e finire ai ballottaggi ma a quel punto l’esito dello scontro è così scontato che Arisa inforca gli occhiali da sole per nascondere le lacrime: Loomy è fuori e anche Manuel Agnelli, terminata la puntata, non si trattiene a commentare la puntata, palesemente infastidito dal comportamento di Arisa nei suoi riguardi. Che l’attesa dei suoi litigi con Arisa sia l’unico motivo per continuare X Factor?