Incredibile vittoria del Pescara di zeman, entusiasmo alle stelle, puntare sui giovani e giocare un calcio offensivo porta i suoi frutti almeno nelle piccole... ma alt! Si sa come va a finire, la crescita ottimistica diventa crisi della perfezione,e nulla vieta che alla prossima gara cinque reti saranno infilate nella porta del delfino biancoazzurro. Zeman si conosce da tempo un mix tra talent scout e tutti avanti! che provoca due effetti: la gente sugli spalti si diverte e la società un po' meno perché i risultati non arrivano.
Il boemo negli ultimi anni ha diviso la critica calcistica: o lo ami o lo odi.
ma forse è lo stesso gioco offensivo (tanto criticato) a formare la personalità di giovani inesperti, che si ritrovano a fare esperienza di un'oscillazione vertiginosa tra la gioia più forte e l'agonia più profonda, i tanti goal fatti e i tanti subiti. "Vincere aiuta a vincere" è il motto di Antonio Conte, allora nulla vieta che segnare aiuta a segnare e difendere aiuta a difendere, non si può negare che i goal fatti da Immobile col Pescara non lo abbiano aiutato a fare centro nei più grandi campionati europei, e che le situazioni in cui si è trovato Marquinhos alla Roma non lo abbiano aiutato a uscire da situazioni più complesse in palcoscenici ben più importanti.
In questo senso si capisce perché un gioco "estremo" aiuta a far crescere i giovani.
Il calcio di Zeman infatti non guarda particolarmente al risultato, ma al divertimento, e così facendo forgia la personalità dei giocatori, creando uomini ancor prima di campioni, perché spesso campioni non si nasce ma si diventa.
Il paradosso sta nel fatto che, per quanto crudele si possa manifestare la critica, il nostro calcio è assurdamente Zeman dipendente.
è chiaro a tutti che i migliori classe 90/91/92 italiani sono farina del sacco boemo: Immobile, insigne, Florenzi, Verratti. Inoltre è palese che la Roma si sia rialzata da due settimi posti consecutivi è anche grazie ai cash arrivati dalle cessioni di Marquinhos e Lamela. Viene così difficile immaginare un rilancio del calcio italiano senza Zeman, o quanto meno senza qualcuno che come lui, sappia trasformare giovani apparentemente destinati alla serie B come Cerri e Caprari, in goleador con una voglia matta di dimostrare al mondo intero quanto valgono nonostante la consapevolezza della posizione in classifica. Assolutamente vero, questo calcio crea illusioni, ma sono proprio le stesse illusioni a dare vita alla magia del calcio.