Quest'anno ad Amici le polemiche sono all'ordine del giorno e nella maggior parte dei casi il protagonista è sempre lui, l'amato e odiato Morgan. Lo storico fondatore dei Bluvertigo, com'è noto, ha una cultura musicale smisurata ma soprattutto è uno che non le manda mai a dire, il che, chiaramente, fa sì che una larga fetta di pubblico non lo veda di buon occhio. Non è un caso, infatti, se nel corso dell'ultima puntata dello show, andata in onda lo scorso 8 aprile, Maria De Filippi ha perso l'agguerritissima sfida del sabato sera contro la sua 'rivale' Milly Carlucci.

Quello che c'è da chiedersi è: benché Morgan sia sicuramente molto preparato e abbia tantissimo da insegnare e condividere con i più giovani, un talent come questo può davvero dirsi adatto alla sua presenza? Lui stesso sa bene quale sia il principale target di riferimento del programma, quindi viene da pensare che abbia poco senso scegliere di farne parte per poi offendere il pubblico in studio, abbandonare i propri allievi in balia degli eventi e mettersi costantemente contro tutti.

Morgan e le polemiche infinite

C'è da dire, però, che molto spesso i ragazzi hanno dimostrato di avere poca umiltà e di pensare di essere già arrivati nonostante siano ad inizio carriera. Come è possibile che un giovane talento non voglia mettersi alla prova con qualcosa che si allontana dal suo range solo perché vuole andare a colpo sicuro?

Come è possibile definire giusto un sistema dove è sempre l'allievo a decidere ciò che preferisce fare e che quindi impedisce lo sviluppo di una minima versatilità? Se consideriamo i risultati degli ex allievi di Amici nell'ultimo Festival di Sanremo, vediamo che sono stati di gran lunga inferiori rispetto al passato ed è la prova che lo stesso pubblico che durante le edizioni del programma esalta i propri beniamini e si scaglia contro chi li critica successivamente si rende conto che il talent spesso non sforna artisti curiosi e duttili, bensì cantanti uno uguale all'altro e quindi presto dimenticabili e rimpiazzabili dal seguente fenomeno del momento.

In un contesto del genere, una figura come quella di Castoldi potrebbe essere fondamentale, perché in grado di permettere ai più giovani di riscoprire la grandezza del passato musicale italiano ed internazionale e di fonderlo al meglio con le sonorità contemporanee e con le nuove idee dei ragazzi. Certo, convivere con Morgan sicuramente non è facile, perché il cantautore ha una personalità particolarmente dirompente e complicata. Certe volte, però, ascoltare chi ha esperienza non può che fare bene.