La stagione calcistica appena conclusa per le squadre di club e quella ancora in corso per le nazionali esprime un dato incontrovertibile: la rinascita del Calcio italiano. Partendo dalle compagini del nostro campionato non si può non sottolineare che per la seconda volta negli ultimi tre anni una squadra italiana, la Juventus, ha partecipato alla finale della massima competizione continentale, un evento che per un italiana non accadeva da quasi dieci anni. Infatti, bisogna andare ai primi anni duemila quando il Milan di Ancelotti riuscì a centrare tre finali di Champions League ad anni alterni (2002/2003; 2004/2005 e 2006/2007).

È vero che nel caso del Milan le coppe conquistate furono due mentre nel caso della Juventus si è in presenza di due disfatte ma comunque la squadra di Allegri ha dimostrato di poter ambire alla coppa dalle grandi orecchie in un futuro prossimo.

La rinascita del calcio italiano riguarda anche le Nazionali

La rinascita del calcio italiano, come anticipato, non si ferma soltanto alle squadre di club ma include anche le varie selezioni nazionali. Dopo il buon Europeo disputato sotto la guida di Antonio Conte, la FIGC un anno fa ha scelto Giampiero Ventura, e la scelta sembra aver colpito nel segno soprattutto in un'ottica di ricambio generazionale. Difatti, in questi giorni stiamo assistendo ad un scambio di giocatori tra Nazionale maggiore e U21 che non si era mai visto nel calcio nostrano (Bernardeschi, Donnarumma, Gagliardini, per citarne alcuni), inoltre, dei 23 calciatori convocati per disputare l’Europeo U21 ben 20 sono stati titolari nell’ultima stagione di Serie A, tant’è che la squadra allenata da Di Biagio è considerata non solo una delle favorite dell’Europeo di categoria che inizierà tra pochi giorni in Polonia, ma anche una delle più forti degli ultimi venti anni.

Se a ciò si aggiunge che la Nazionale U20 per la prima volta nella storia ha raggiunto la semifinale del mondiale di categoria, la conclusione è evidente.

Anche Napoli e Roma hanno fatto registrare una sensibile crescita

Ritornando alle compagini di club, è palese che la nostra Serie A negli ultimi anni sia tornata a crescere sia a livello sportivo ma anche sul piano economico-finanziario.

Una menzione particolare merita il Napoli di mister Sarri che, secondo gli addetti ai lavori anche internazionali, esprime un tipo di gioco che nella nostra Serie A non si era mai visto. Sulla stessa scia anche la Roma la quale, al pari del Napoli, esprime un calcio che predilige la fase offensiva rispetto a quella difensiva.

D’altronde entrambe le squadre per la seconda annata consecutiva hanno chiuso il campionato con oltre ottanta punti (2015/2016: 82 Napoli 80 Roma; 2016/2017: 87 Roma 86 Roma). Dunque, in attesa delle milanesi dagli occhi a mandorla, non resta che divertirsi per la prossima stagione.