Diciamolo senza giri di parole e ambiguità varie: la linea politica del Centro-sinistra appare alquanto frammentaria e caotica. Inutile dire che poi sul piano elettorale sarà assolutamente necessario trovare una forma di intesa, ma, aldilà di tutto, quante differenze...

Cosa sperare

L'ex premier Matteo Renzi pare davvero avere le idee chiare e forse giuste per proseguire un certo percorso, ma ormai anche altri dei grandi leader del centro-sinistra sembrano essere ben decisi a trovare soluzioni risolutive per questa fase di stallo. Del resto se questa crisi che coinvolge il centro-sinistra non viene risolta in fretta, si rischia davvero di consegnare l'intero Paese alla frammentazione politica.

Non si può peraltro continuare a ritenere che - in modo seppur differente - i vari Dario Franceschini, Pierluigi Bersani, Michele Emiliano, Andrea Orlando, e altri, siano semplicemente intenti e interessati a creare problemi a Matteo Renzi. Diciamo del resto che emerge ormai in modo ineludibile la necessità di trovare una linea politica che riesca veramente a coagulare forze che stanno diventando sempre più estranee tra loro, pur militando tutte nel centro-sinistra.

Dove va l'Italia

Non che nel centro-destra la situazione sia molto più definita, ma resta il fatto che o l'Italia giunge presto o tardi a un bipolarismo democratico in stile occidentale, all'americana per intendersi, superando quella frammentazione di partitini, movimenti, e altro, o saremo davvero condannati a un continuo proliferare di gruppi e sottogruppi politici, magari simili tra loro quanto a idee e a programmi, ma poi del tutto impossibili da coordinare e probabilmente pure da gestire.

L'Italia, del resto, non è mai stato un Paese con una linea politica del tutto unitaria, in quanto in ogni epoca la frammentazione politica l'ha fatta da padrona. A tal proposito basti pensare alle infinite correnti presenti nella Democrazia Cristiana, perfino in fase di monocolore DC, ma anche alle difficoltà che non di rado erano presenti alla base della formazione di Governi di coalizione.

Detto questo, cosa dobbiamo aspettarci dall'attuale centro-sinistra, e, ovviamente, dal Partito Democratico? Staremo a vedere, ma non dimentichiamo che comunque la gente vuole unità di intenti, oltre che programmi e iniziative lineari e precise, anche perché per sconfiggere o quantomeno per limitare al massimo i grandi problemi, come la crisi economica e il terrorismo internazionale, occorre davvero una forte e stabile unione tra le varie forze politiche.