Stupirsi ora della strage di Las Vegas vuol dire aver volontariamente dimenticato, o fatto finta di dimenticare, gli innumerevoli drammi collettivi a cui gli USA ci hanno tragicamente abituato.

Lo studio

SkyTG24 ha pubblicato un tweet che segnala uno studio dell'università di Harvard. Questo studio calcola che ogni 64 giorni, negli USA avviene una strage. Prima erano oltre 200, i giorni.

Lo studio tiene conto solo di stragi compiute con armi da fuoco, ed in quelle stesse stragi tutte le armi utilizzate (e non utilizzate: pare che l'assassino di Las Vegas avesse con sè oltre una ventina di armi in diverse valigie) sono state acquistate regolarmente, quindi legali.

Stragi legali quindi?

Primo comandamento: cancellare

Dimenticare, scordare. Parole d'obbligo ora negli USA per chi sostiene il secondo emendamento. Le prime dichiarazioni dei principali esponenti favorevoli allo status quo coincidevano su un punto: "... ne parleremo più avanti...". Contenuto ricorrente dopo ogni evento luttuoso: il bar di Orlando, la scuola di Sandy Hook, Virginia Tech, Colombine. Se ne riparlerà quando il ricordo sarà lontano, i morti troppo freddi, e non se ne riparlerà più.

Ai tempi della scrittura della costituzione americana era impensabile vietare la detenzione di armi. Quale colono si sarebbe mai avventurato in un territorio inesplorato per coltivare la terra o allevare bestiame senza avere con sé un'arma da fuoco?

Da allora sono passati secoli, ma per gli USA nulla sembra cambiato.

I tentativi

Barack Obama ha ripetutamente provato, nel suo doppio mandato, ad introdurre leggi che ponessero limiti alla vendita di armi o alla loro detenzione, scontrandosi ogni volta con il parere negativo del Congresso.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha sancito, nel 2008, che la detenzione di una o più armi, per un cittadino americano, è un diritto inviolabile, equiparandolo al diritto di voto o di espressione.

Donald Trump si è limitato a constatare che la strage di Las Vegas è "... opera di un folle". Certo. Di solito un attentatore non è quasi mai del tutto sano di mente. Perché allora permettergli di armarsi legalmente?

In Italia

La recente revisione della legittima difesa, approvata sinora dalla Camera, che introduce l'obbligo per il giudice di tener conto di "elementi psichici ed emotivi" nella sua valutazione circa un eventuale uso improprio delle armi, apre spiragli pericolosi per tutte le correnti di pensiero che auspicano un futuro ampliamento dell'intera legge.

In Conclusione

Beretta USA, poche ore dopo il triste evento, postava su Twitter questa pubblicità:

Cosa dire? Come sempre, in fondo, è tutta una questione di soldi.