Le minoranze PD chiederanno la modifica di alcuni punti della legge di bilancio, in fase di discussione in Parlamento. Il gruppo di Andrea Orlando, a cui si aggiungono Gianni Cuperlo e Casare Damiano, presenteranno la richiesta alla Direzione PD del Partito che si terrà lunedì 12 novembre 2017. Il tutto potrebbe creare un presupposto per un riavvicinamento con gli ex dem ora MdP. Anche se per Pierluigi Bersani si tratta di 'tatticismo', è pur sempre un piccolo segnale nella giusta direzione. Le altre correnti del partito non si esprimono con chiarezza, ma a quanto pare, sono altrettanto impegnate a trovare una soluzione.
Peccato che queste iniziative arrivino con molto ritardo.
Il cambiamento dovuto
Dopo il referendum del 4 dicembre 2016, con cui venivano bocciate le riforme costituzionali approvate dal Governo Renzi, il PD non è stato in grado di guidare il cambiamento richiesto dal voto referendario, ed ha sempre più inasprito lo scontro dialettico, fino a provocare incomprensioni tra le principali anime della sinistra. Nel PD il metodo che prevedeva di dibattere gli argomenti con tutti (maggioranza e opposizione interna) per tutte le decisioni importanti, per poi fare una sintesi delle varie sensibilità, non è stato completamente attuato. Lo spazio per apportare il proprio contributo nelle decisioni, si è sempre ridotto di più, indebolendo il discorso democratico.
In alcuni casi è venuto a mancare il dialogo che è alla base di tutto.
Necessaria discontinuità
Alcune iniziative del passato Governo sono state portate avanti con determinazione, anche nei confronti della politica europea. Vedasi ad esempio la lotta alla flessibilità con la quale l'Italia ha potuto beneficiare di grosse somme.
Anche se si tratta di una autorizzazione ad indebitarsi, poteva risultare utile, se le somme stesse venivano utilizzate per lo sviluppo, e non in mille rivoli per 'bonus'. Con un progetto più mirato, si potrà in futuro ottenere il risultato sperato. In alcuni altri interventi, attuati dallo stesso Governo, non si sono ottenuti risultati apprezzabili, vedi mondo del lavoro, i cui enormi investimenti sostenuti, hanno prodotto solo pochi vantaggi, in cambio di precarietà e perdita di diritti essenziali per i lavoratori, (vedi art.
18). Conclude il tutto la legge elettorale detta 'Rosatellum bis' approvata di recente. La sua approvazione è avvenuta con l'accordo tra centrodestra e PD, con liste bloccate e senza preferenze., che molto probabilmente non porterà maggioranze in grado di governare, se non con intese 'sui generis'.
Per concludere, col prossimo anno, le bollette dei servizi (luce,acqua ecc.) probabilmente aumenteranno, con molto disagio di gran parte del popolo meno abbiente. Per la prossima legislatura, l'impegno del Governo dovrà essere quello di ridurre le spese delle bollette, prima di qualsiasi altro problema: la misura è colma.