Quanto conta il nostro voto? Nelle odierne democrazie, soprattutto nella nostra democrazia dove addirittura il primo articolo della Costituzione sancisce che:"Sovranità spetta al popolo", è davvero il popolo a governare il paese? Il popolo è davvero sovrano ? Innanzitutto concentriamoci sulla parola popolo. Comunemente quando parliamo di popolo ci riferiamo all'intera popolazione di uno Stato, ma nella realtà dei fatti il popolo è solo una cerchia di cittadini che detiene il diritto del voto e che quindi può esprimere la sua volontà durante le elezioni.

Quindi la Sovranità nella realtà dei fatti spetta ad una cerchia di cittadini e non a tutti, questo è solo un costrutto mentale che ci portiamo avanti sin dalla nascita della Repubblica, anche se siamo ben consapevoli di questo.

La libertà

Tutte le democrazie sono basate sulla libertà di espressione, sulla libertà di stampa, di parola, ma effettivamente in democrazia quando il cittadino può ritenersi libero? Partendo dall'idea che Kelsen aveva di libertà, possiamo renderci conto che praticamente siamo dei cittadini liberi solamente nel momento in cui andiamo a votare e se il nostro voto andrà a coloro che poi effettivamente vinceranno le elezioni. Io cittadino mi sento quindi libero, se mi rispecchio, se approvo i programmi del partito o della coalizione che ha vinto.

Al contrario un cittadino che avrà votato per la fazione perdente non può ritenersi libero, anzi sarà sicuramente scontento del risultato elettorale, poichè non potrà mai essere d'accordo con il programma elettorale di un partito che non era indicato nelle sue preferenze. Quindi nelle moderne democrazie rappresentative, colui che vince le elezioni sarà il rappresentante sia di chi lo ha scelto e sia di chi non lo ha scelto.

A mio parere ciò non implica piena libertà, si avrà maggiore libertà solamente quando il cittadino potrà davvero dire la sua su scelte importanti, ovviamente non su tutto, altrimenti si rischierebbe la paralisi dello Stato.

L'Italia dei cambi di casacca

Dalle ultime elezioni vi sono stati più di 500 "voltagabbana in Parlamento", quindi un cittadino come può dare fiducia a dei parlamentari che espongono un programma e dopo pochi mesi passano per comodità alla fazione opposta?

Tuttiociò non fa altro che aumentare il forte disinteresse che i giovani hanno per la Politica, insieme alla corruzione ed a tutti gli altri lussi che i Parlamentari - che in realtà sono nostri delegati - possono permettersi sbeffeggiandosi di noi cittadini. Se vogliamo ripristinare un po' di serietà e soprattutto invogliare i giovani a credere nella politica, sarebbe opportuno e sopratutto più credibile reinserire il Vincolo di Mandato Imperativo, perchè solo cosi il cittadino potrà davvero essere sovrano e controllare l'operato del proprio "delegato" in Parlamento. L'ideale sarebbe quindi un partito che governi senza compromessi, un partito che non cambi direzione in base ai propri comodi, ma solamente per il bene del popolo, ma questa sappiamo tutti che è un'utopia irrealizzabile, ma sognare non costa nulla.