Chissà cosa sarebbe successo se Dante avesse vissuto nella nostra epoca. Forse anche lui avrebbe preferito abbandonare la scrittura e dedicarsi a Beatrice, inondandola di messaggi e parlando con lei solo virtualmente. Benché questa ipotesi sia, per fortuna, impossibile da realizzarsi, il concetto di amore e le tecniche di corteggiamento si sono evolute nel corso degli anni e oggi i social network che tanto hanno stravolto le nostre vite, stanno svolgendo un ruolo chiave nella ridefinizione dei canoni dei sentimenti e del romanticismo. Se nel passato delle azioni, come mandare una lettera alla propria morosa, erano agli ordini del giorno, oggi gesti simili a questo sono sempre più rimpiazzati da messaggi Whatsapp, richieste di amicizia, like su Instagram e compagnia bella.

Quanto c'è di negativo in tutto questo?

Sicuramente non è un cambiamento così pericoloso o dannoso. La tecnologia avanza e con essa i mezzi di comunicazione tra le persone. Basti pensare all'invenzione degli sms che hanno successivamente "causato" quella scrittura stilizzata - che comunque era giustificata dal fatto che gli sms si pagavano in base al numero di caratteri - che ancora oggi è largamente usata ma che, grammaticalmente parlando, fa male agli occhi. Comunque oggi, grazie all'invenzione di internet, le distanze tra le persone si sono accorciate enormemente ed hanno, in qualche modo, reso più semplice il parlare con le altre persone.

Se però l'obiettivo iniziale era quello di avvicinare le persone sulle lunghe distanze, le nuove forme di comunicazione hanno avuto l'effetto totalmente opposto sull'altro versante, cioè hanno allontanato sempre più i rapporti personali, rendendo anche quelli alla stregua di rapporti telematici.

E con questo anche il concetto di amare e corteggiare si è distaccato notevolmente dai canoni del passato. Se prima poteva essere una lettera, uno sguardo un po' più intenso, un bacio, oggi non è raro vedere che si usano i telefonini e i messaggi come veicoli per trasmettere i nostri sentimenti e le nostre emozioni.

Qual è il vero problema?

Ma siamo sicuri che il problema sia la tecnologia che progredisce oppure siamo noi che non siamo più in grado di amare? Per fortuna la seconda ipotesi dovrebbe essere scongiurata: un sentimento antico, eterno e pure come l'amore non potrà essere abbattuto da nessun tipo di progresso tecnologico. Dall'altra parte, tutti i social network ci hanno un po' reciprocamente allontanati.

Dobbiamo imparare a saper dosare bene le cose: non possiamo permettere al progresso di alienarci dal nostro essere umani e dal sapere cosa significa amare ed essere amati.