Una giornata normale come sempre, con tantissime persone in viaggio per andare a lavorare. Giornata normale trasformatasi in terrore e tragedia, con tre donne che purtroppo hanno perso la vita nell'impatto.

Una giornata che ha lasciato il segno

Giovedì 25 gennaio 2018, non sarà un giorno che verrà ricordato con piacere. Un treno partito da Cremona alle 5 e 32, in direzione Milano Porta Garibaldi è deragliato. Una giornata normale che si è trasformata in tragedia, con oltre 50 feriti e purtroppo tre vittime. Tre donne che non hanno resistito al violentissimo impatto, perdendo la vita sul colpo.

Il treno ha iniziato a deragliare per circa 2 km prima dell'impatto e la carrozza 3 ha colpito in pieno entrambi i pali della luce presenti. Uno schianto violentissimo, che poteva causare molte più vittime. Già a luglio il binario aveva ceduto, ed era stato segnalato per essere sostituito. Insomma siamo alle solite, probabilmente questo disastro poteva e doveva essere evitato. Oltre ai tre morti già citati, molte persone sono rimaste incastrate tra le lamiere. Sono intervenuti molti elicotteri, per aiutare le persone a raggiungere gli ospedali. E sono intervenuti tantissimi soccorritori, tra Emilia Romagna e Lombardia. Come sempre in caso di emergenze, nessuno si tira indietro e fa il suo dovere.

Ad avere la peggio sono stati i passeggeri della terza carrozza, quella andata a finire contro i pali della luce. Una situazione che mette i brividi e che al solo pensiero di quegli attimi, mette paura e angoscia. Il macchinista ha dichiarato che: "Ho provato a frenare, ma ormai era troppo tardi". In quanto il treno era già finito fuori dai binari e irrimediabilmente è successo quello che nessuno si auspicava.

La cosa necessaria è accertare meglio le dinamiche dell'incidente, a cui gli inquirenti stanno lavorando sodo notte e giorno. La speranza è: "Che da questa terribile esperienza si tragga giovamento e la prossima volta si faccia più attenzione". La manutenzione e la sicurezza vanno prese seriamente in ogni campo e non bisogna mai sottovalutare ogni pericolo.

In questi casi basta poco per spezzare vite umane innocenti, come successo con le tre sfortunate donne. Che purtroppo in un attimo si sono viste spezzate le loro vite, in modo atroce.

Da ammirare il lavoro dei soccorritori

Quando succedono fatti gravi o tragedie, i primi ad adoperarsi sono i soccorritori. Che fanno un lavoro eccezionale, sacrificandosi nel tentativo di soccorrere e salvare vite umane. Vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri, medici, infermieri, volontari della protezione civile e personale delle ambulanze, che intervengono spesso e volentieri per salvare vite umane. Persone normali, da ammirare per il loro coraggio e il loro cuore immenso. Basta un piccolo gesto per rendere il mondo migliore e loro con i loro gesti lo fanno molto spesso.

Molto spesso il lavoro di queste persone non viene menzionato come meriterebbe, dimenticando che se si salvano vite umane in casi drammatici, il merito è sopratutto loro. Che rischiano la vita, pur di salvarne altre. Anche in questo caso terribile, non hanno fatto mancare il loro apporto. Grazie al loro intervento, sono state salvate molte vite umane e tante persone sono state estratte dalla lamiere, in cui si trovavano incastrate. In un mondo in cui spesso si vedono cose sbagliate, bisogna sottolineare le azioni giuste di queste straordinarie persone.