Nei comizi elettorali, a distanza circa di 48 giorni dalle elezioni del 4/03/2018, i principali partiti e movimenti si dichiarano tutti vincitori. I loro convincimenti nascono in parte dalle sensazioni che provengono dall'elettorato, ed in parte dai sondaggi. Questi ultimi però non possono dare indicazioni probabili, perché non si conosce ancora l'assetto definitivo delle varie aggregazioni. A partire dal M5S, che si presenta da solo, al Cdx e PD, tutti sperano di superare la quota del 40%. E' ancora presto quindi per dire l'ultima parola: può accadere di tutto, ed anche la vittoria di chi ora occupa l'ultimo posto nei sondaggi, tra i principali tre partiti.
Questa volta però la valutazione dell'elettorato sarà più realistica, e si baserà sulle cose vere, e non sulle mirabolanti promesse che si leggono su tutti i giornali.
Aumenti sulle bollette
La gente, in particolare, vuole sapere come mai, in questo inizio di anno, a partire dall'energia elettrica, al gas, autostrade ecc. tutto è in aumento. Soprattutto come mai da qualche anno l'energia elettrica è aumentata così tanto: non solo, ma oltre al consumo di materia prima, a prezzi esagerati, che rappresenta circa il 40% dell'importo totale della bolletta, vi sono altri balzelli come il trasporto energia, contatore, oneri di sistema, oltre iva e tasse che completano l'importo totale. I nostri organismi di vigilanza 'dovrebbero' controllare tutte queste voci in bolletta.
Questi sono gli argomenti che interessano i cittadini. Chi si allontanerà da questo tema, che è il più importante perché tocca la parte più debole della società, rischierà di riscuotere poco consenso. Le promesse miracolose non allettano più: la lista dei poveri si allunga e le soluzioni si allontanano.
La politica rifletta
L'argomento sembra banale, ma rappresenta l'ostacolo con cui bisogna combattere tutti i giorni dell'anno.
I partiti fanno finta di non capire e sottovalutano la portata del problema. Difatti, nei loro comizi non si parla di bollette, ma di cifre faraoniche per riforme che non potranno mai essere compiute, per mancanza di mezzi (debito pubblico). La Politica è realtà e non fantasia. Un risparmio di 50 euro al mese sulle bollette sarebbe da solo un obiettivo importante, equivale ad un aumento di 600 euro all'anno per un pensionato che riscuote 500 euro al mese.
Certo, a chi ha un vitalizio o uno stipendio superiore a 3000 euro al mese, questi argomenti danno un pò fastidio, ma si devono rassegnare, perché questa è la realtà. Al popolo non interessa il condono fiscale o la costruzione del ponte sullo stretto, ma solo piccole iniziative per frenare i dividendi a dismisura di certe società che gestiscono i servizi. Un problema complesso che va risolto.