Ormai ci siamo, oggi si chiuderà la campagna elettorale e domenica saremo tutti chiamati a compiere il nostro dovere recandoci alle urne per esprimere il nostro voto. Poi finalmente, forse, potremo sapere chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio chiamato al durissimo compito di risollevare le sorti dell’Italia. Ma,mai come in queste Elezioni politiche, i possibili scenari non sono affatto chiari. Questo perché le variabili possono essere davvero molte: coalizioni, accordi, larghe intese, inciuci e perfino la sciagurata ipotesi di dover tornare al voto in tempi brevi.

Ma proviamo ad analizzare cosa potrebbe accadere, partendo dal presupposto che il Movimento 5 Stelle sicuramente uscirà dalle urne come primo partito ma che difficilmente (quasi impossibile ndr) potrà ottenere una percentuale di voti tale da garantirgli di poter governare da solo. Detto questo, vediamo quali potrebbero essere i possibili scenari dopo il voto.

Possibili scenari dopo le elezioni

Probabilmente, se le previsioni saranno rispettate, il M5S sarà il partito più votato e quindi, dopo le prime consultazioni del Presidente Mattarella con i leader di partito, Luigi Di Maio potrebbe ricevere il mandato per verificare la possibilità di un governo a trazione 5 Stelle. Fin qui tutto nella norma, ma adesso arrivano i primi problemi.

Stando a quanto dichiarato in campagna elettorale, Di Maio, appurato che con i soli voti dei suoi non avrebbe la fiducia, si rivolgerebbe agli altri partiti chiedendogli di appoggiare il suo governo, concordando insieme gli obiettivi da raggiungere. Questo, però, politicamente parlando, risulterà molto difficile, indipendentemente dall’interlocutore, poiché qualsiasi altro partito avrebbe difficoltà ad accettare di appoggiare esternamente il Governo così nato, senza potervi prendere parte attiva.

Se infatti da un lato, il M5S giustamente afferma che non metterà in atto una spartizione di poltrone, dall’altro replica che questo non sarebbe un buon motivo per tenere le stesse poltrone tutte per se. Quindi per procedere su questa strada, Di Maio dovrebbe cedere alla possibilità che altri individuino candidati di loro gradimento per specifici posti di governo.

Ma questo è solo uno dei possibili scenari dopo il voto.

Se invece vincesse il centrodestra, o comunque se il M5S non riuscisse ad ottenere la fiducia per un proprio governo, il Presidente della Repubblica potrebbe affidare il mandato al centrodestra ed a questo punto, probabilmente le possibilità di un governo che racimolasse la fiducia sarebbero più concrete anche se, viste le notevoli differenze di vedute tra FI e Lega emerse in campagna elettorale, sarebbe, probabilmente, un Governo altamente precario. Anche perché non si reggerebbe in piedi con i soli voti della coalizione.

Per quanto riguarda la coalizione di centrosinistra invece, stando alle previsioni, difficilmente potrà raggiungere una maggioranza, quindi, dovesse ricevere per qualche motivo l’incarico, nascerebbe un governo ancora più precario del precedente.

Infine, per scongiurare il pericolo di altre elezioni, inutili se prima non si cambia la legge elettorale, e per molti l’ipotesi più plausibile, ovvero un governo di larghe intese di FI e PD, che però susciterebbe enormi malumori nei rispettivi alleati. Questi sono solo alcuni degli scenari possibili dopo il voto, forse, leggendo i giornali, tra i più credibili. Ad ogni modo, per avere certezza, bisognerà aspettare la prossima settimana.