Il Governo è partito, dopo il Contratto tra Lega e Cinque Stelle e la pantomima dell’impeachment al Presidente della Repubblica per non aver accettato il Ministro dell’Economia Professor Paolo Savona, finalmente la lista dei Ministrii è stata completata ed hanno giurato al Quirinale. Ministro degli Interni Matteo Salvini, Ministro della Difesa Elisabetta Trenta (non eletta).

Primi accenni del fare di Salvini

Salvini ha già detto di avere le idee chiare, in continuità con la campagna elettorale in un video afferma che il primo provvedimento che farà a “costo zero” sarà per le forze dell’ordine, di assoluta vicinanza “..non sarete più soli, guai a chi metterà le mani addosso a chi porta una divisa, è finito il tempo di liberi tutti..”.

E’ un segnale chiaro non ci sono alternative. Bene la vicinanza proclamata, speriamo che non sia la stessa di quella del Ministro la Russa, sempre vicino sulla carta e poi il suo Governo firmò il Blocco dei Contratti e degli Automatismi stipendiali per militari e poliziotti, prese le risorse dei non direttivi accumulate nel fondo per il Riordino delle Carriere e le utilizzò nell’Assegno Una tantum destinato anche ai dirigenti, cosa che non era mai successa. La Russa tuttoggi è convinto di aver fatto bene per gli uomini in divisa, probabilmente non ha ancora chiaro la differenza tra Ufficiali, Sottufficiali e Graduati, dare un premio ai primi non significa voler bene automaticamente tutti. Per non parlare del caso “marò” una pessima figura internazionale grazie all’intraprendismo del Ministro.

Elisabetta Trenta un discorso in controtendenza

Elisabetta Trenta si è presentata con toni pacati e costruttivi, allo stesso tempo è chiaro l’indirizzo, ha evidenziato l’eccessiva distanza tra il mondo militare e la società civile, si è fatto molto poco in questi anni per assottigliare questa distanza. L’immaginario collettivo è portato a pensare che si tratta di un mondo lontano da noi, viceversa queste persone hanno famiglie, sono uomini e donne con aspettative e bisogni come gli altri.

Si parla di militare europeo, di difesa integrata ma mai di stipendi e tutele dei militari. Ha citato la recente Sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il divieto posto ai militari di costituire sindacati. A poi precisato che il Movimento non ha messo in conto la riduzione degli stipendi dei militari, piuttosto gli sprechi e la cattiva gestione, è necessario un bilancio trasparente, le risorse vanno razionalizzate, tagliate e investite dove è necessario per l’ammodernamento delle forze armate.

Ammodernamento che deve avvenire sinergicamente con il restante corpo della società. Un’attenzione particolare per il benessere e la qualità della vita dei militari, temi come salute, sicurezza sul lavoro, alloggi, dismissione dei beni demaniali, cure parentali, trasferimenti è chiaro il messaggio. Anche perché, non ha detto nulla sull’attuazione del Libro Bianco, sulla necessità di ringiovanire le FF.AA., la collocazione dentro la Nato, cosa intende il Movimento per rivedere le Missioni Internazionali, stesso discorso per la Difesa Europea e l’attenzione all’industria italiana. Per il momento queste tematiche non sono state affrontate nel programma e nel discorso iniziale.

L’ex Ministro Pinotti

E’ evidente la differenza con il precedente Ministro della Difesa Pinotti, partita bene nella campagna elettorale e nei fatti si è dimostrata non aderente alle sue promesse. Nello specifico, ci riferiamo al disegno di legge sulla sindacalizzazione e le proroghe “ope legis” regalate alla Rappresentanza Militare. Si potrebbe aggiungere molto altro, ma non vale la pena, è già stato detto tutto strada facendo e probabilmente è stato uno dei tanti motivi per la perdita di voti. Il problema politico della Difesa è che una volta giunti a Capo del Ministero si percepiscono con mano le resistenze corporative degli Stati Maggiori. A differenza di altri Ministeri la capacità di resistenza alla volontà politica è più forte, difficilmente abbiamo avuto Ministri capaci di fare la differenza, in linea di massima seguono il profilo dei predecessori a prescindere dal profilo progressista o conservatore.

Il Governo è partito attendiamo con curiosità vicinanza e simpatia per militari e poliziotti.