Tre mesi dopo il voto, l'Italia ha un Governo. Questa è la notizia principale, al di là delle considerazioni di natura Politica che si susseguono sull'argomento. La situazione si sblocca nelle ultime 24 ore di maggio, dopo 88 giorni di parole, incomprensioni, strategie e veleni. L'accelerazione verso la soluzione si registra precisamente nella mattinata dopo incontri, chiamate e una serie di segnali. Salvini annulla la campagna elettorale per le Amministrative in Lombardia e torna a Roma. Due nodi da sciogliere: il caso Savona che tiene banco da giorni e il ruolo dei Fratelli d'Italia.

Il vertice

Luigi Di Maio e Matteo Salvini annunciano d'aver trovato la quadra dopo un vertice di quattro ore. E prima delle 22, Giuseppe Conte al Colle accetta l'incarico di formare il Governo, conferito dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Come prevede l'articolo 92 della nostra Costituzione. Conferimento dell'incarico annunciato dal segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti. Sfuma così l'ipotesi del tecnico Carlo Cottarelli, direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani, che rimette l'incarico al Capo dello Stato, evidenziando che un Governo politico è "la soluzione migliore", di gran lunga rispetto ad altre, "anche perché scongiura l'incertezza di nuove elezioni".

I ministri

Il nuovo Governo sarà formato da Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri; Luigi di Maio, vice presidente del Consiglio e ministro del Lavoro; Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno. Ministri senza portafoglio: Riccardo Fraccaro, Rapporti col Parlamento; Giulia Bongiorno, Pubblica amministrazione; Erika Stefani, Affari regionali; Barbara Lezzi, Sud; Lorenzo Fontana, Famiglia e disabilità; Paolo Savona, Affari europei.

Ministri con portafoglio: Enzo Moavero Milanesi, Affari esteri; Alfonso Bonafede, Giustizia; Elisabetta Trenta, Difesa; Giovanni Tria, Economia e finanze; Gian Marco Centinaio, Politiche agricole; Sergio Costa, Ambiente; Danilo Toninelli, Infrastrutture e Trasporti; Marco Bussetti, Istruzione e università; Alberto Bonisoli, Beni culturali e turismo; Giulia Grillo, salute.

Gianfranco Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con funzioni di segretario. Complessivamente diciotto i ministri, cinque sono donne, nove M5s, sei appartenenti alla Lega e tre tecnici. Il giuramento del presidente del Consiglio e dei componenti del nuovo Governo si terrà al Palazzo del Quirinale oggi, alle ore 16.

Verso il voto di fiducia

Il primo, breve, discorso di Conte dopo l'elenco dei ministri: "Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici che abbiamo anticipato nel contratto di Governo". Concetto sottolineato con una frase dai toni perentori: "Lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani". Per il voto di fiducia si dovrà attendere la prossima settimana.

Il presidente Mattarella, dopo l'intervento di Conte, ha definito "complesso" l'itinerario "che si è concluso con la formazione del Governo". Dopo il giuramento, il ricevimento per la Festa della Repubblica, che si festeggia ogni anno il 2 giugno. E' la data del Referendum istituzionale del 1946, con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di stato - monarchia o repubblica - dare al Paese. Il Referendum fu indetto al termine della Seconda guerra mondiale. Si trattò anche della prima votazione a suffragio universale in Italia. La prima celebrazione della Festa della Repubblica italiana avvenne il 2 giugno 1947.