Nelle ultime ore il Governo italiano ha preso alcuni provvedimenti atti a fronteggiare, nei possibili limiti, l'attuale emergenza del Coronavirus che interessa alcune regioni dello Stivale. Tra di essi, bisogna segnalare la possibilità di ricorrere allo smartworking, ovvero il 'lavoro agile' che consente ai dipendenti di poter lavorare direttamente da casa in condizioni straordinarie come questa. Comunque sia, il decreto governativo sarà valido fino al 15 marzo prossimo in tutta l'Italia e, quindi, non solo nelle aree interessate dai casi di coronavirus.

L'approvazione di tale decreto ha ricevuto alcune critiche, tra cui quella del saggista e filosofo torinese Diego Fusaro.

Il saggista sovranista: 'Il capitalismo riesce a riorganizzarsi ed adattarsi all'emergenza'

Fusaro ha sostenuto che l'adozione dello smartworking rappresenterebbe una nuova 'operazione Politica' funzionale al dominio del Capitale. Stando all'autore di 'Glebalizzazione', l'utilizzo dello stesso 'lavoro agile' sarebbe quindi un inganno e dimostrerebbe che il sistema capitalista stia riuscendo a 'riorganizzarsi su se stesso' e ciò adattandosi alle emergenze sanitarie come quella dell'attuale Covid-19. In tal modo, non sarebbe messo in discussione quello che, a detta del filosofo di idee sovraniste, sarebbe il 'turbocapitalismo' dominante.

L'ingannevole utilizzo terminologico e la 'neo-lingua' dei mercati

In un recente video pubblicato su Youtube, Diego Fusaro ha spiegato anche che l'utilizzo del termine 'smart working' avrebbe finalità 'seduttive' e di impronta chiaramente 'ingannevole'. Oltre a ciò, tutto ciò sarebbe in linea con quella che il saggista anti-globalista chiama, parafrasando volutamente l'opera distopica '1984' di George Orwell, come la 'neo-lingua' dei mercati.

Il fatto è che, sempre secondo Il direttore di filosofia politica dello IASSP, l'utilizzo dello smart-working avrebbe apparentemente finalità positive e condivisibili ma nasconderebbe ben altre finalità.

Tali finalità sarebbero funzionali al consolidamento dello status quo e rappresenterebbero un nuovo attacco del "capitale" al mondo del lavoro e ciò, spiega l'autore piemontese, tramite una vera e propria 'invasione' e 'colonizzazione' anche della propria dimora.

Fusaro ha argomentato che, in tal modo, il capitalismo riesce ad insinuarsi anche nel personale 'spazio sacro ed inviolabile' dei lavoratori e, facendo ciò, contribuirebbe ad isolarli ancora di più e frenerebbe la nascita e la crescita della loro 'coscienza di classe'.