Roma da sempre è considerata, per chi viene eletto a sindaco, una piazza dove le tante incombenze servono a formare politicamente chi la amministra. La campagna elettorale che precede l'elezioni amministrative a sindaco di Roma non è molto dissimile dalle campagne elettorali per le elezioni politiche e così, tra un fake news e l'altra, il rischio di ritrovarsi sommersi da troppe notizie, non tutte verificate, è alto. A tutto questo si aggiunge l'eccessiva lentezza con cui spesso i partiti di importanza nazionale riescono a trovare nelle loro file candidati seri e competitivi.

Un problema che si sta ripetendo anche in questa tornata elettorale visto che, in attesa di sapere quando i cittadini romani potranno andare a votare (possibile un posticipo a settembre come accaduto per le regionali (2020), le uniche due candidature ufficiali sono la sindaca uscente Virginia Raggi e l'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

Nell'attesa che tutti gli schieramenti sciolgano le riserve sui nomi che candideranno (il Pd e il centrosinistra in generale ancora non hanno deciso se fare le primarie) e dopo le smentite, con relative auto esclusioni, di Bertolaso e Conte, diverse indiscrezioni vorrebbero Giulia Bongiorno e Roberto Gualtieri potenziali candidati per il centrodestra e per il centrosinistra al Campidoglio.

Se poi a questi nomi si aggiunge anche l'ipotesi di Paolo Ciani, si verrebbe a creare un ventaglio di candidature di ottimo profilo, teoricamente in grado di mettere a disposizione di Roma un'amministrazione più capace.

Gualtieri, nome importante del Pd per Roma

Personaggio di alto profilo, Roberto Gualtieri è un politico, storico e accademico italiano, dal 5 settembre 2019 allo scorso 13 febbraio ministro dell'Economia del Governo Conte II.

Appena laureato, ottiene un dottorato di ricerca in Scienze storiche alla Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. In breve tempo diventa professore associato in storia contemporanea all'Università Sapienza di Roma. La sua storia al Parlamento europeo lo vede eletto nel 2009 nelle file del Pd (quel partito di cui aveva contribuito a scrivere il manifesto di fondazione) nella circoscrizione Italia Centrale.

Il suo costante impegno all'interno del Parlamento europeo lo porta a essere considerato nel 2016, dal magazine Politico, uno dei legislatori più efficienti e uno degli otto parlamentari più influenti a Strasburgo.

Con queste premesse, arricchite anche da una serie di pubblicazioni molto interessanti e da un importante imprinting istituzionale, la sua eventuale candidatura a sindaco di Roma arricchirebbe la contesa elettorale con un profilo in grado di avere un dialogo con le tante parti che compongono l'anima di questa città.

Bongiorno, ipotesi forte nel centrodestra per Roma

Giulia Bongiorno è una donna che nella carriera forense ha inanellato cosi tanti successi da essere a pieno merito considerata una regina del foro.

La sua storia forense la vede partecipare in modo sostanziale a molti dei casi più importanti della nostra cronaca degli ultimi 25 anni, spaziando dal processo Andreotti, che durò ben 11 anni fino al 2004, quando si concluse con l'assoluzione in primo grado, con la conferma della sentenza alla Corte d'Appello, all'omicidio di Meredith Kercher, nel quale difese Raffaele Sollecito, ottenendo l'assoluzione piena del suo assistito, oppure quello per diffamazione intentato contro Piero Angela da due associazioni omeopatiche poi condannate.

Politicamente schierata a destra, le sue origini sono in Alleanza nazionale, per poi passare alla Lega di Matteo Salvini. Di quest’ultimo è tuttora avvocato difensore nel caso Gregoretti.

Le sue idee politiche però non le impediscono di lottare per battaglie come una nuova disciplina sulle unioni civili per le coppie omosessuali o per l'approvazione di una legge contro l'omofobia. Le sue convinzioni di principio travalicano vanno oltre la sua appartenenza ideologica, il che la pone, anche grazie alla sua grande esperienza da avvocato, come una personalità in grado di dialogare con varie componenti politiche e sociali in nome del bene comune dei cittadini romani.

Ciani, candidatura competente per Roma

Delle tre figure citate di certo Paolo Ciani, con i suoi legami con la comunità di Sant'Egidio, è il candidato più vicino all'anima cattolica di Roma. Un'anima che gli ha permesso, una volta laureatosi in Storia dell'arte, di intraprendere la carriera Politica, con un occhio di riguardo sempre sia ai temi solidali, sia alla cultura, sia alla questione dell'immigrazione.

Dal marzo 2018 è anche consigliere regionale del Lazio per Democrazia Solidale - Demos, vicepresidente della Commissione Sanità e Affari sociali e membro della Commissione Casa, Urbanistica e Rifiuti. La sua storia politica e amministrativa lo descrive come un politico molto attivo su diversi temi caldi (dalla questione sanitaria all'immigrazione e ai rifiuti) che, in questo momento, dovrebbero tornare centrali nei provvedimenti di chi amministra Roma.

In conclusione

Con queste premesse la partita per il Campidoglio apparirebbe di certo molto più interessante e potrebbe avere delle sorprese non indifferenti. Roma ha bisogno di competenza e serietà amministrativa: sono queste le uniche armi per risolvere i tanti problemi di questa città che, tra burocrazia, trasporti, scuola, rifiuti ed efficienza, di questioni da risolvere ne ha parecchie.