Nonostante la qualificazione in Champions ottenuta in extremis, grazie al pareggio del Napoli con il Verona, con l’ultimo posto utile agguantato all’ultima curva, la Juve non ha ancora deciso chi guiderà la squadra il prossimo anno. È evidente che una decisione così delicata indicherà le strategie future della Vecchia Signora.

Andrea Pirlo in una settimana si è costruito le basi per la riconferma

Andrea Pirlo, che si è auto-confermato nel post gara di Bologna, resta in stand-by e visto come si erano messe le cose, dopo Juve-Milan 0-3, con una squadra al limite sia fisico che tecnico e con un calendario complicato, è un ottimo risultato.

Il suo destino era ormai segnato quando in una settimana è riuscito a dare corpo alle sue speranze vincendo la coppa Italia e raggiungendo il quarto posto utile per l’Europa che conta.

La scelta del nuovo allenatore determinerà le strategie presenti e future della Juventus

Il futuro tecnico della Juventus è un argomento scottante e una scelta che dirigerà in maniera chiara e determinante le scelte e il rendimento del futuro.

Nella rosa dei papabili Pirlo ci è rientrato a testa alta. Durante la stagione ha faticato a trovare il giusto compromesso tra le sue idee e la squadra ma alla fine comunque l’ha tenuta in pugno fino alla fine. Questa Juventus ha chiuso il campionato con cinque punti in meno rispetto alla Juve di Sarri (che aveva una cifra tecnica nettamente superiore).

Risultano importanti anche le responsabilità della società in una stagione in cui si è evitato il disastro ma comunque deludente.

La rosa dei papabili si è ristretta a Zidane, Allegri, Gasperini o un Pirlo bis

La qualificazione in Champions League ha di fatto estromesso dalla corsa alla panchina altri candidati accostati alla Vecchia Signora: Sinisa Mihajlovic e Rino Gattuso, ma anche Simone Inzaghi.

Dagli ambienti del Calciomercato circola la voce che i bianconeri aspettino l’incontro tra Zidane e il Real Madrid per sciogliere le riserve. Se, come sembra, Zizou dovesse salutare le Merengues la Juventus farà il tentativo di prendere il tecnico francese. L’eventuale approdo di Zidane o di Max Allegri alla Juventus (destini incrociati per i due, con il toscano in attesa di una chiamata di Florentino Perez), presuppone l’idea di un all-in per provare a inseguire il sogno Champions.

Inevitabile a quel punto indirizzare le strategie di investimento e ambizione. Probabilmente, con l’allenatore francese, Cristiano Ronaldo resterà e Paulo Dybala potrebbe trovare un accordo per il prolungamento del contratto. Si dovrà probabilmente mettere mano alla rosa, abbassando inevitabilmente il monte ingaggi, attraverso la cessione di calciatori che non hanno reso in questi anni e che hanno qualche estimatore all’estero (Ramsey e Rabiot per esempio).

La scelta di un 'allenatore di campo' cadrebbe sul ritorno di Gasperini a Torino dalla porta principale

Tra le segrete stanze della Continassa si sta però riflettendo anche sull’opportunità di ingaggiare un allenatore di un profilo diverso, juventino certificato.

Si tratta di Gian Piero Gasperini che riprenderebbe il discorso approcciato con Sarri ma mestamente fallito pur con uno scudetto vinto.

Appare chiaro che siamo di fronte a un numero importante di riflessioni, che inevitabilmente la scelta di un tecnico rispetto a un altro mette in discussione tutto quello che è stato fatto negli ultimi due anni.

Il nuovo allenatore influirà sulle ambizioni e sulle strategie del futuro

Una cosa appare certa: Pirlo, seppur con la fatica tipica di un esordiente, individuato come il sostituto di Sarri, ha lavorato bene facendo abbastanza per essere confermato. Se la Juventus va su un Top Manager per alzare il livello bene, altrimenti Pirlo ha dimostrato di avere la stoffa del buon tecnico per continuare il progetto di crescita suo e della squadra.