L'ultimo dei Sondaggi politici pervenuti sulle intenzioni di voto degli italiani sono stati pubblicati dal quotidiano Il Tempo in data 23 ottobre 2013, ed elaborati da Datamedia il giorno prima. Quest'ultimi li abbiamo messi a confronto con i sondaggi elettorali Ipsos che nella serata del 22 ottobre il talk-show politico di Rai 3, Ballarò, ha reso noti.
Percentuali intenzioni di voto Datamedia
Sale di mezzo punto il PD al 28,5%, cresce di quasi altrettanto il PDL di Berlusconi al 24,4%, terzo partito rimane il M5S con il 22,0% (+0,2%), crolla come previsto Scelta Civica dopo la scissione e le dimissioni di Monti al 4,0%, lo eguagliano sia la Lega Nord che il SEL che restano più o meno stazionari.
Fratelli d'Italia si conferma al 2,2%, perde qualcosina l'UDC di Casini che si assesta al 2,0%. Rilevati i dati anche di partiti minori, La Destra all'1,2%, altri di centrodestra 0,6%, altri di Centrosinsitra 0,8%. Alla voce altri partiti dove s'intende non schierati in alcuna coalizione, 6,3%.
Riassumiamo le percentuali della torta per coalizioni di Datamedia.
- Centrosinistra 33,3%
- Centrosinistra 32,4%
- Movimento 5 Stelle 22,0%
- Centro 6,0%
- Altri 6,3%
Percentuali intenzioni di voto Ipsos
Il PD viene dato al 29,8%, il PDL al 24,8%, il M5S al 21,6%, qui vengono dati più bassi i partiti secondari, Lega Nord al 3,8%, l'UDC al 3,7% (qui stride la differenza), SEL al 3,6%, sale Fratelli d'Italia al 3,3%, addirittura solo al 3,2% Scelta Civica.
A Ballarò vengono divulgati i dati di IDV (1,2%) e Rifondazione Comunista (1,3%) voci assenti in Datamedia, mentre: altri partiti sono al 3,7%. Non dimentichiamo il M5S dato al 21,6%. Ricapitoliamo anche per Ipsos i risultati dei sondaggi elettorali per coalizioni.
- Centrosinistra 34,0%
- Centrodestra 32,7%
- Movimento 5 Stelle 21,6%
- Centro 6,9%
In conclusione possiamo rilevare che mettendo i due sondaggi a confronto, diverse discrepanze ci sono sui partiti secondari e/o minori, anche nel tipo di catalogazione, ma appare chiaro che la forbice fra Centrosinistra e Centrodestra è ormai prossima a chiudersi.
Sembra di assistere allo scenario del post Elezioni politiche del febbraio 2013. Se fate a ricorso alla memoria, il Movimento di Grillo era dato anche più basso nelle percentuali rispetto ad oggi, poi sappiamo tutti come i risultati abbiano premiato molto di più il partito dei 5 Stelle.
Una cosa è certa, se si andasse a votare con la stessa legge elettorale, il Porcellum, non avremo alcun vincitore e soprattutto nessuna maggioranza.