Il ritratto politico del 2013 che ci sta per lasciare è davvero inquietante, almeno secondo gli italiani: la figura del Presidente della Repubblica accusa un netto calo nei consensi, così come quelle dei partiti e del Parlamento, ma, del resto, la sfiducia del popolo nei confronti di queste istituzioni era già ormai ridotta ai minimi termini.

Il dato più importante che emerge dall'ultima indagine condotta da Demos è sicuramente quello riguardante il concetto di democrazia: oltre la metà degli italiani, infatti, è convinto che il nostro Paese possa essere governato anche senza la presenza dei partiti.

Anzi, li considerano un vero e proprio "problema" da dover risolvere al più presto.

La sfiducia nei confronti delle istituzioni sta raggiungendo il suo apice: solo un italiano su due (anche meno, ovvero il 49%) crede ancora nel ruolo del Presidente della Repubblica, solo il 32% pensa che appartenere all'Unione Europea sia un vantaggio, solo il 7% nutre ancora fiducia nel Parlamento e un esiguo 5% si affida ancora ai partiti per risolvere i problemi del Paese.

Da questa indagine emerge un'altra importante realtà: il cittadino italiano vuole "contare" di più in questo Paese. Ecco perchè, e non a caso, quasi tre individui su quattro si sono dichiarati d'accordo con l'elezione diretta del Presidente della Repubblica.

Questo risultato è l'evidente dimostrazione una voglia di cambiamento, di chi pensa di valere, ormai, come il due di picche quando la briscola è cuori: un taglio al passato e alle istituzioni ormai logore e consumate ed uno sguardo più deciso verso un futuro, dove la gente possa essere ascoltata di più.