Il Ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo si è presentata alla Camera per rispondere alle interpellanze presentate da Partito Democratico e Nuovo Centrodestra in merito alla presunta gestione poco trasparente dell'ASL benevantana. La De Girolamo si è definita vittima di un complotto, denunciando l'illegittimità delle intercettazioni e una estrapolazione di frasi che, poste fuori contesto, l'avrebbero messa in difficoltà. Il Ministro ha denunciato un inaccettabile linciaggio mediatico e ha precisato che questa vicenda sia il prezzo da pagare per aver rifiutato favori a parenti di persone autorevoli.

Ma al suo fianco i banchi del Governo sono rimasti significativamente vuoti: presente solo per pochi minuti Angelino Alfano, che ha poi deciso di abbandonare l'aula. Pochissimi anche i deputati presenti in aula, tra di loro il marito della De Girolamo ed esponente del Partito Democratico Francesco Boccia, che da giorni cerca di glissare ogni commento e che al termine dell'intervento ha preferito defilarsi.

L'intervento del Ministro non sembra comunque aver spostato gli equilibri in campo: se per NCD, per voce del Ministro Lupi, la De Girolamo ha risposto adeguatamente e puntualmente a tutte le domande; per il PD permangono questioni non chiarite e sembra formarsi una linea favorevole alla richiesta di dimissioni o all'appoggio della mozione di sfiducia targata Movimento 5 Stelle.

Sollecitazioni a fare un passo indietro erano  pervenute ieri anche da Scelta Civica, per voce del Segretario Stefania Giannini.

Non è ancora chiaro quale sarà il destino della De Girolamo all'interno della compagine governativa, ma se dovesse essere confermato che il PD appoggerà la mozione dei 5 Stelle il futuro del Governo Letta appare sempre di più appeso ad un filo.