La sconfitta del M5S alle elezioni europee sta causando un vero tsunami all'interno del MoVimento e gli stessi leader storici Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio subiscono gli attacchi del gruppo comunicazione dei Cinque Stelle, che ritiene la rete internet troppo poco come unico canale con il popolo e vorrebbe aggiungere anche la televisione. Non manca però chi li difende e critica i dissidenti chiedendone l'espulsione.

Beppe Grillo, che sembrava dovesse abbandonare i pentastellati (cfr l'articolo Grillo lascia il M5S ?), invece è ad ora ancora intenzionato a guidare la sua creatura, che comunque è oggi il secondo partito italiano: "abbiamo perso una battaglia, non la guerra" ha scritto sul blog ufficiale del MoVimento 5 Stelle beppegrillo.it.

All'interno del M5S però hanno ripreso vigore le critiche di vari dissidenti sulla gestione mediatica della campagna elettorale per le europee, come del resto si stanno facendo sentire ancora i grillini duri-e-puri quali Roberta Lombardi che chiedono l'espulsione di chi, come Walter Rizzetto e Tommaso Currò, avrebbe attaccato i vertici del gruppo dirigente.

Ciò che più fa clamore è però la frattura recente che divide gli stessi Beppe Grillo e Casaleggio dal gruppo comunicazione del M5S. Infatti dalle cronache più aggiornate riportate su vari organi di stampa -quindi forse pompate come spesso accade agli elementi sfavorevoli al MoVimento 5 Stelle ?- si apprende di una riunione infuocata mercoledì notte in cui sarebbe stato distribuito una specie di dossier che accuserebbe i due leader di "scelte scellerate" nella campagna elettorale, causa della sconfitta ad opera del PD di Matteo Renzi.

Grillo e Casaleggio, sempre secondo le informazioni rese note in questi giorni, sarebbero rimasti sorpresi da un simile attacco, anzi addirittura infuriati per espressioni quali "figuraccia per il M5S" e "parlamentari saccenti, non umili, poco affidabili" (il riferimento sarebbe a Di Battista), comunque tutte da verificare.

Ma la cosa che forse fa più scalpore è la richiesta fatta a Grillo e Casaleggio dal gruppo comunicazione del MoVimento 5 Stelle di non puntare solo sulla comunicazione on line ma anche su quella televisiva, cosa che apparirebbe però in contrasto coi dettami storici dei due leader e del M5S stesso.

Critiche anche all'abbigliamento di Casaleggio alla manifestazione di San Giovanni, non rassicurante.

Insomma, per i pentastellati si è aperta una fase difficilissima, di autocritica e di sub-movimenti interni che molto probabilmente porteranno, in un futuro non lontano, alla ridefinizione di qualche posizione e di alcune idee che sembrano non abbiano portato ai risultati sperati, ovvero quel 51% di voti comunque ancora ritenuto un obbiettivo raggiungibile.