E' stato uno degli hashtag più famosi nell'ultima settimana social: quante volte abbiamo visto quel famoso #vinciamonoi campeggiare su Twitter, come slogan per la vittoria del Movimento Cinque Stelle.
Dopo i risultati delle elezioni europee che hanno visto lo strapotere del Partito Democratico di Matteo Renzi, l'hashtag #vinciamonoi, però, si è trasformato in un clamoroso boomerang, per non dire che si tratta di un vero e proprio sfottò nei confronti del partito di Beppe Grillo. Vediamo.


Movimento Cinque Stelle, dal #vinciamonoi al...#vinciamopoi!

Dal "Vinciamo noi", lo slogan della campagna elettorale targata Movimento Cinque Stelle, al... "Vinciamo poi". Il blog di Beppe Grillo viene ricoperto da commenti che suonano come delle vere e proprie 'prese in giro' per la clamorosa debàcle elettorale delle europee. Naturalmente anche su Twitter, la 'casa' degli hashtag per eccellenza, non potevano non arrivare copiosi i messaggi sfottò sotto l'hashtag #VinciamoPoi che si sta affermando subito come uno dei trend più seguiti.


Movimento Cinque Stelle, oltre a #vinciamopoi c'è chi chiede le dimissioni

Naturalmente, oltre allo sfottò, c'è molto di più. Molti italiani, infatti, non si dimenticano le parole pronunciate dal leader del Movimento Cinque Stelle, durante i comizi tenuti nelle piazze della Penisola nei giorni della campagna elettorale. "Beppe - recitano molti commenti 'allineati' tra loro - avevi detto che o vincevi o andavi a casa. Ora vattene".

C'è chi, persino, ora chiede, con tono ironico, un collegamento streaming con la casa di Beppe Grillo. E il comico genovese, come l'ha presa? Nessuna dichiarazione ai giornalisti: solo un sorriso e un gesto che mima una pugnalata al cuore...